«Rischiamo di avere difficoltà a tenere aperte le scuole». A dirlo, rispondendo ad una sollecitazione del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, è stato Salvatore Saraceno, dirigente provinciale, nel corso dell’Assemblea dei sindaci della Provincia di Catanzaro che si è riunita ieri per confrontarsi sulla grave situazione economica e finanziaria dell’Ente intermedio chiamato, com’è noto, ad un Piano di riequilibrio “lacrime e sangue” necessario a rientrare, in 20 anni, dell’esposizione debitoria di circa 43mln di euro certificata nei mesi scorsi. Le criticità attuali che attanagliano le casse dell’Ente sono legate proprio alla disponibilità finanziaria necessaria ad occuparsi delle spese correnti tra cui le utenze degli edifici scolastici - i cui costi sono aggravati dalla crisi energetica nazionale - e gli stipendi dei dipendenti.
La riunione di ieri ha così licenziato con parere positivo (15 favorevoli, 13 astenuti, tra cui Fabio Celia, delegato del sindaco di Catanzaro, e Paolo Mascaro), pur con alcuni punti su cui permane l’esigenza di futuri approfondimenti, il bilancio previsionale 2022-24 dell’Ente intermedio che così è passato al vaglio del Consiglio provinciale. La pratica è stata così licenziata con il parere favorevole dei cinque consiglieri provinciali del centrodestra e con l'astensione degli esponenti del gruppo del Pd, Gregorio Gallello e Raffaele Mercurio.
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