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Catanzaro, salta il Consiglio aperto sull'Università

Troppe indisponibilità, ennesimo rinvio per la seduta sui sistemi accademico e sanitario regionali

Dovrà pur esserci un nume tutelare dei Consigli comunali aperti. Evidentemente, però, non è così. Ieri, infatti, nel corso della conferenza dei capigruppo riunita dal presidente dell’assise di Palazzo De Nobili, Gianmichele Bosco, è arrivato l’ennesimo rinvio per la seduta consiliare che il prossimo 5 dicembre avrebbe dovuto discutere assieme a parlamentari calabresi, al presidente della Giunta regionale, consiglieri regionali ed esponenti accademici di un solo argomento: “La scuola di Medicina e chirurgia di Catanzaro: prospettive di sviluppo del sistema universitario e del sistema sanitario calabresi”.
Quella data era stata stabilita dopo due precedenti rinvii: inizialmente, infatti, la seduta era stata convocata per il 24 ottobre, poi rinviata per impegni istituzionali dei parlamentari (si era nel pieno delle trattative per la nascita del governo italiano) al 21 novembre scorso. Neppure questa data, però, ha avuto miglior sorte, perché in concomitanza è stato convocato il Consiglio regionale, impedendo così la partecipazione ai lavori dell’assise cittadina da parte dei componenti dell’assemblea di Palazzo Campanella.
Già nella capigruppo di allora erano, in verità, emersi alcuni malumori, soprattutto nella componente del centrodestra che premeva affinché il Consiglio si riunisse ugualmente, altrimenti ne sarebbe uscito sminuito. Ma anche nella stessa maggioranza c’era chi faceva notare che sarebbe soltanto cresciuto il rischio di continui rinvii fino a far cadere tutta la questione nel dimenticatoio.

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