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Provincia di Vibo, l’elezione del presidente mette a rischio gli equilibri al Comune

Fermento nel centrodestra con inevitabili ripercussioni sul Municipio che si prepara al voto

La sede della Provincia di Vibo Valentia

È una doppia partita quella che il centrodestra e soprattutto i gruppi collaterali all’amministrazione comunale si accingono a giocare tra Provincia e Comune. Negli ultimi giorni, dopo l’arrivo della Commissione d’accesso agli atti del Comune di Acquaro, inevitabilmente, la posizione di uno dei papabili candidati, il primo cittadino Giuseppe Barilaro, si è fatta più complicata in vista delle elezioni provinciali di fine gennaio.

E si sono nuovamente alzate le quotazioni di Marco Martino. Il sindaco di Capistrano, in corsa ormai da mesi, è espressione dell’area di Forza Italia che fa capo a Vito Pitaro ed al gruppo di Città Futura in seno al civico consesso. Ad insidiarlo, a questo punto, con Barillaro quasi fuori dai giochi, rimarrebbe soltanto il sindaco di Pizzo Sergio Pititto, ma ci sono tanti punti interrogativi mentre si va profilando il quadro delle alleanze.
I riflettori, infatti, sono stati accesi ormai da tempo su una compagine che potrebbe recitare una parte di assoluto rilievo nella delicata trama di alleanze che si va a delineare. Si tratta di Coraggio Italia, il gruppo di riferimento del consigliere regionale Francesco De Nisi. Se si concretizzasse l’opzione Barillaro, l’ex presidente della Provincia ed una parte degli azzurri sarebbero pronti a sostenerlo anche a costo di andare allo scontro interno con Marco Martino e l’area Pitaro, in un muro contro muro che, il giorno dopo le elezioni provinciali prevederebbe pure l’ingresso di Coraggio Italia nell’esecutivo di palazzo “Luigi Razza”, nel tentativo di fronteggiare l’eventuale reazione di Città Futura.

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