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Medicina a Catanzaro, Iemma: "Futuro legato all'Azienda unica, da Occhiuto silenzio"

Giusi Iemma

Il vicesindaco Giusy Iemma interviene con una nota sul futuro della facoltà di Medicina di Catanzaro e su come sia legato all'Azienda Unica Dulbecco.

"Il dibattito inerente alla facoltà di Medicina - sostiene Iemma - si interseca inevitabilmente con l'istituzione dell'azienda unica "Dulbecco" frutto dell'integrazione del Pugliese-Ciaccio e del Mater Domini di Catanzaro. Sono scaduti i termini sanciti per la firma del protocollo d'intesa tra Regione e Università che decreterà l'importante passaggio formale verso la nascita di quella che sarà la più grande realtà sanitaria calabrese con i suoi 855 posti letto. Il presidente Occhiuto, nell'esprimere la sua sulla nuova facoltà di Medicina a Cosenza e rassicurare al contempo sulla salvaguardia dell'università di Catanzaro, si è volutamente tenuto lontano dal parlare dell'azienda unica che, di fatto, costituisce l'unico baluardo per preservare la vocazione dell'Università Magna Graecia quale polo formativo d'eccellenza di riferimento per tutto il territorio".

"Suscita più di qualche timore - continua la vicesindaca - l’ulteriore e dichiarato effetto che la duplicazione della facoltà di Medicina produrrà sul fronte cosentino: la trasformazione dell’ospedale Annunziata in un nuovo policlinico, con una scuola medica al suo interno, forte anche di uno stanziamento di 500 milioni di euro. Lo ribadisco, non è questione di campanilismo, ma il sistema sanitario e universitario ha bisogno di essere governato con equilibrio ed equità, perché in questo campo i doppioni, in una piccola regione, finirebbero solo per depotenziare l’offerta di servizi. Dalla firma del protocollo d'intesa per la Dulbecco passano anche il futuro delle scuole di specializzazioni e l'ambizione di dare vita ad un grande centro di ricerca e assistenza in grado di rispondere al fabbisogno formativo di tutta la regione. Scaduti i termini per la sigla dell'intesa, Occhiuto non ha ancora detto nulla al riguardo e, in tal senso, sarebbe stato molto più chiaro ed incisivo nel placare le legittime preoccupazioni di Catanzaro.

Speriamo, dunque - conclude - che non si registrino ulteriori ritardi sulla tabella di marcia verso la nascita dell'azienda "Dulbecco" e che Regione e Università facciano la loro parte, nel rispetto delle eccellenze e dei bisogni dei cittadini che ruotano attorno alla sanità catanzarese. Obiettivo che risponde, altrettanto, all'urgenza di salvaguardare le vocazioni e le competenze del personale sanitario che opera nelle due aziende del Capoluogo".

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