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Parco eolico di San Vito, la politica pronta alle barricate

Il gruppo d’opposizione annuncia la mobilitazione per il “no”, in attesa del pronunciamento del ministero dell’Ambiente

Francesca Savari

Sul parco eolico “San Vito”, il gruppo consiliare di minoranza di “Liberamente” auspica lo stesso destino del parco di Monterosso in provincia di Vibo Valentia, ossia, che non si faccia. L’intero dossier “Parco eolico San Vito” si trova adesso sui tavoli dei dirigenti del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica chiamato a pronunciarsi sull’istanza di proroga presentata dalla stessa società per le previste certificazioni e per il nulla osta necessario per poter alzare le torri nell’area delle Preserre catanzaresi. La capogruppo Francesca Savari, condividendo le preoccupazioni del delegato regionale del Wwf Calabria, che ha già inoltrato una serie di osservazioni, dove si rimarcano, tra le tante cose, l’effetto cumulativo del parco, nel senso che, combinato assieme ad altri quattro già esistenti produrrà una serie di conseguenze a catena produttive di danni importanti per un area vasta che si espande ben oltre il territorio di San Vito sullo Ionio.
«In attesa di questo pronunciamento - ha anticipato la consigliera comunale Francesca Savari - LiberaMente organizzerà nelle prossime settimane un incontro aperto alla cittadinanza dove spiegherà a che punto siamo arrivati e quali potrebbero essere gli scenari in sede tecnica e, soprattutto, proverà ad avanzare una proposta razionale di uso del territorio, idoneo a sintonizzare interessi e bisogni di tutti senza deturpare in modo scellerato e irreversibile quanto di sacro la natura ci ha donato».

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