Catanzaro Servizi, il nodo delle attività da svolgere

Si apre una fase importante per il futuro della Catanzaro Servizi che da qui al 31 maggio sarà al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale che con il management dovrà trovare la chiave per il rilancio della società partecipata. La scadenza del contratto di servizio, il cosiddetto “contrattone” che include tutte le attività in capo alla municipalizzata, impone un approfondimento del quadro complessivo della società che dà lavoro a 130 dipendenti.
Non si tratta in effetti di un semplice cambio di contratto, visto che non sarà possibile prorogare quello in scadenza già prolungato nella sua vigenza a febbraio dello scorso anno. In ballo c’è infatti l’individuazione di quella che potrebbe definirsi come la “nuova” Catanzaro Servizi, da adattare il più possibile alle esigenze attuali dell’ente comunale, che ne è socio unico, ma soprattutto ai rilievi indicati dal Mef nella sua relazione che ormai qualche anno fa ha creato non poca apprensione per le sorti della società. Sorti poi sempre garantite dall’amministrazione dell’epoca, pur con l’esigenza di intervenire nei punti più critici. In particolare quello dei servizi. Il Ministero ha infatti sottolineato la necessità di affidare servizi alla società che, altrimenti, non avrebbe avuto ragione di esistere; servizi che, ovviamente, siano anche in grado di produrre reddito pur contemperandosi alla mission di una società di proprietà pubblica, che non ha nelle finalità di lucro il suo scopo finale.