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Provinciali a Vibo, l’Amministrazione Limardo non supera l’esame

La vittoria di L’Andolina con il centrodestra fa emergere le crepe nella maggioranza del capoluogo

Corrado L'Andolina e Maria Limardo

Le elezioni provinciali non fanno altro che confermare autentiche certezze alimentando, però, anche significativi dubbi su alleanze, equilibri, trasversalismi, inciuci e tensioni interne alle forze politiche di tutti i principali schieramenti.
La prima verità che trova conferma è che il centrodestra, è ancora maggioranza da un estremo all’altro della provincia. La vittoria di Corrado L’Andolina, candidato da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Città Futura, Lega, Udc e Noi con l’Italia, chiarisce a chi avesse avuto qualche dubbio che ancora esiste un margine significativo di distacco tra le coalizioni. Infatti, non soltanto il sindaco di Zambrone ottiene la maggioranza in termini di voti ponderati ma anche di consensi in termini assoluti. Oltre 15 punti di distacco percentuale sottolineano come ancora le amministrazioni locali rispondano presente allo squillo di tromba della dirigenza dei partiti, in primis Forza Italia.
C’è un’altra verità che queste consultazioni di secondo livello fanno emergere in maniera significativa: la città capoluogo non è più il fortino del centrodestra. D’altronde, appena 16 voti non costituirebbero nemmeno la maggioranza in Consiglio comunale. Ne sarebbero serviti 18 per stare sopra la cosiddetta soglia psicologica. Un campanello d’allarme, più che per L’Andolina, quest’ultimo, per il sindaco Maria Limardo che vede sempre più assottigliarsi le distanze dalle opposizioni.

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