È una voce che continua ad essere sussurrata tra i corridoi del palazzo e che viaggia tra i messaggi, neanche troppo decodificati, della politica, quella che riguarda la notizia della seconda bocciatura Piano di riequilibrio. Una notizia, non notizia. Un filo che lega il passato al futuro, ma che non sembra trovare sponda nel presente. Perché di ufficiale ancora sul verdetto del ricorso presentato alle Sezioni riunite della Corte dei Conti dal Comune, dopo la prima bocciatura, non si è saputo nulla, così come nessuno ha inteso spiegare o chiedere spiegazioni su quanto sta accadendo a palazzo “Luigi Razza” e, di conseguenza, sui cittadini.
Il Piano, insomma, non sembrerebbe avere superato l’esame della magistratura contabile e adesso si attende di conoscerne la motivazione. Questioni tecniche, qualche errore o omissione nella “pratica”, forse. Forse, come tutto il resto. Così come il silenzio di quella politica che aspetta. Un silenzio spezzato dai sussurri, tra i corridoi. Lo fa l’opposizione che ad oggi non sembra avere chiesto chiarimenti, almeno ad alta voce. E lo fa la maggioranza che sottovoce, invece, pare che da giorni si agiti per avere risposte (che comunque non pare stiano arrivando), e soprattutto chiedere chiarimenti, considerato che la notizia non era trapelata.
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