«Siamo sulla strada giusta per aumentare la capacità di riscossione». Antonio Scandale, assessore al Bilancio del Comune di Crotone è fiducioso sul’uscita dal tunnel per i conti dell’ente. A pochi giorni dall’avvenuta approvazione del bilancio consuntivo 2022 e del previsionale 2023-2025 dell’ente, mette in fila quelli che sono stati i risultati ottenuti dall’amministrazione guidata dal sindaco, Vicenzo Voce, per poi tracciare gli obiettivi da raggiungere entro l’anno.
«Nel 2022 – spiega – abbiamo attivato le azioni mirate a superare le criticità sollevate dalla Corte dei conti». Infatti, da cinque anni, i magistrati contabili calabresi tengono bloccata la spesa non obbligatoria del Municipio per una serie di rilievi sulla tenuta delle finanze. E tra questi rientra la scarsa capacità di incasso dei tributi locali: su tutti, la tassa dei rifiuti (Tari) e l’imposta immobiliare (Imu). «Il consuntivo del 2022 – sottolinea Scandale – ha fatto registrare un più 8 per cento sugli introiti dell’Imu e un più 70 per cento sulla Tari pari a 8,5 milioni di euro rispetto ai 12 milioni indicati nel Piano economico finanziario dei rifiuti». Un primo traguardo che – evidenzia il titolare della delega al Bilancio – «è effetto della georeferenziazione degli immobili e della bonifica delle banche dati dei contribuenti».
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