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Catanzaro Servizi, l’ora dei “conti”

La ricognizione delle partecipate evidenzia la necessità di rendere la società «più efficiente e razionale»

Palazzo De Nobili sede del Comune di Catanzaro

«Una gestione più razionale ed efficiente» per far sì che la Catanzaro Servizi soddisfi appieno le necessità richieste dalla sua missione e sia più sostenibile. Sono alcune delle indicazioni tecniche che saranno valutate nel prossimo Consiglio comunale chiamato ad approvare la ricognizione delle società partecipate di Palazzo De Nobili. La relazione del dirigente dei servizi finanziari, Paolo Macrina, allegata alla proposta di delibera indica gli aspetti più critici della società in house e ne mostra le possibili soluzioni. Non una strada discesa, comunque, per una realtà che da anni è alla ricerca non solo di una sua identità - quella, in fondo, c’è ed è indicata dalla sua “affollata” mission - ma soprattutto di un incremento della sua redditività. L’assise cittadina ha negli anni passati aumentato il numero di servizi potenzialmente gestibili, oltre a quelli di cui è già titolare la società, ma, al di là di quelli legati ai cimiteri, nulla più è stato fatto, come nel caso dei pontili o del verde pubblico.
La partecipata si occupa di servizi strumentali a vantaggio dell’ente ma, in base al decreto legislativo 175 del 2016, potrebbe operare anche nei confronti di enti non affidanti (per un totale del 20%) andando così ad accrescere il suo fatturato (oggi si aggira intorno ai 5.3 milioni all’anno); un ambito, questo, che se sviluppato porterebbe la società ad accrescere una logica di efficienza ispirata a criteri imprenditoriali, quindi di maggiore remuneratività.

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