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Provincia di Vibo, il Consiglio approva il rendiconto finanziario 2022

Con sette voti favorevoli e uno contrario il Consiglio della Provincia di Vibo Valentia, guidato dal presidente Corrado Antonio L’Andolina, approva il “Rendiconto finanziario 2022”.

A votare a favore, oltre al presidente L’Andolina, sono stati i consiglieri: Roberto Scalfari e Daniele Galeano (eletti con Forza Italia); Elisa Fatelli e Carmine Mangiardi (eletti con “Coraggio Italia”); Domenico Tomaselli e Maria Teresa Centro (eletti nella lista “La Provincia del Futuro”). A votare, invece, contro l’approvazione del Rendiconto è stato il consigliere Marco Miceli (eletto tra le fila dello schieramento “La Provincia del Futuro”). Risultavano assenti all’assise provinciale i consiglieri Giuseppe Leone e Vito Pirruccio (eletti in Forza Italia) e Alessandro Lacquaniti (eletto con “Coraggio Italia”). Nel corso del Consiglio - che si è avvalso dell’assistenza tecnico-giuridica del segretario generale, Domenico Arena - a relazionare sull’importante documento economico finanziario è stata la responsabile (Posizione Organizzativa) della Macrostruttura “Affari Finanziari”, Caterina Gambino. «Il rendiconto che si sta per approvare è il documento che dimostra i risultanti finali della gestione dell’esercizio 2022 - ha asserito, in premessa, la dottoressa Gambino. Si compone di tre documenti importanti: conto di bilancio, conto economico e conto del patrimonio. In tali documenti - ha spiegato - sono rappresentati i risultati della gestione sotto l’aspetto finanziario, economico e patrimoniale. Il documento più importante è il conto di bilancio - ha sottolineato Caterina Gambino - in quanto in esso sono riportati i risultati della gestione finanziaria, rispetto al bilancio di previsione che è un documento autorizzatorio, ovvero che autorizza la spesa nei limiti delle somme stanziate. Il conto di bilancio evidenzia le somme impegnate e accertate, le somme incassate e pagate sia in conto residui che in conto competenza e si conclude con una serie di quadri riepilogativi in cui sono riportati i risultati della gestione sia di competenza che di amministrazione. Il risultato di amministrazione presenta un netto miglioramento rispetto al passato, si passa da un disavanzo di 9,5 milioni di euro ad un disavanzo di 7 milioni di euro. Il risultato di amministrazione è determinato partendo dal fondo di cassa inziale, sommando gli incassi dell’anno e detraendo i pagamenti. La gestione di cassa è stata parificata con il rendiconto del tesoriere e presenta un saldo al 31.12 di oltre 32 milioni di euro di cui oltre 28 milioni vincolati per specifiche finalità. Al saldo di cassa al 31.12 bisogna sommare i residui attivi e detrarre i passivi oltre che le somme necessarie per finanziarie gli impegni non esigibili al 31.12 e confluiti nei fondi pluriennali. L’attività di riaccertamento è stata effettuata con il coinvolgimento di tutti i settori, su tale attività i revisori hanno espresso parere favorevole. Il risultato di amministrazione è pari a 29 milioni di euro, ma questo non rappresenta il vero risultato della gestione, in quanto bisogna analizzare la sua composizione. Ovvero bisogna tenere conto: dell’effettivo grado di riscossione dei residui attivi e quindi svalutare la parte di dubbia esazione; del “FAL” ovvero dell’anticipazione ricevuta per il pagamento di debiti certi e che deve essere restituita alla Cassa Depositi e Prestiti; del fondo contenzioso e di altri accantonamenti. Inoltre bisogna tenere conto delle somme vincolate, ovvero di quelle somme accertate e/o incassate e non impegnate, che devono essere oggetto di reiscrizione in bilancio per la finalità specifica per cui sono state attribuite. Da questa sommatoria si determina la parte disponibile del risultato di amministrazione, che per la Provincia di Vibo Valentia - ha infine dichiarato Gambino - è negativa e deve essere ripianata, in parte entro il 2024 e in parte entro il 2030, limitando di fatto la possibilità di finanziare le spese necessarie per l’ente».

Subito dopo la relazione di Caterina Gambino ad intervenire è stato il presidente L’Andolina. «La dottoressa Gambino nella sua chiara e sintetica relazione di natura tecnico-finanziaria ha fotografato un ente che nonostante le note problematiche dà confortanti segni di vita. È stato intrapreso un risanamento ma è evidente che per far rientrare, in tempi utili, la Provincia di Vibo nei binari dell’ordinaria amministrazione non basta questa inversione di tendenza ma occorre un aiuto straordinario da parte dello Stato. Come ho più volte ribadito, al riguardo, la nostra scelta finale terrà conto di tre capisaldi amministrativi ai quali ci atterremo con massimo rigore e senso di responsabilità istituzionale: il primo sarà quello attinente al rispetto delle leggi e della trasparenza amministrativa e, quindi, il tutto dovrà rientrare in un’adeguata cornice giuridica; subito dopo terremo conto della sostenibilità economico-finanziaria; ed infine ad ispirarci sarà un’alta tensione ideale di natura politica».

A dirsi d’accordo con il messaggio lanciato dal neo presidente della Provincia di Vibo è stato il consigliere Scalfari, il quale con un intervento che è andato subito dritto al punto ha asserito che «con l’elezione di Corrado L’Andolina si apre una nuova primavera politica e, pertanto, Forza Italia darà il suo voto favorevole al rendiconto finanziario»

A prendere la parola subito dopo Scalfari è stata la consigliera Elisa Fatelli che ha ricordato «i risultati positivi raggiunti dall’amministrazione Solano» di cui faceva parte con delega all’Edilizia scolastica. «Il Rendiconto finanziario che abbiamo esaminato è riferito all’esercizio 2022 ed è quindi legato all’attività svolta dalla precedente amministrazione. Per tale motivo nonché per un senso di responsabilità nei riguardi dei cittadini darò il mio voto favorevole ai fini dell’approvazione e mi riserverò in seguito di valutare, di volta in volta, ogni provvedimento nell’esclusivo interesse della comunità provinciale».

Sulla stessa lunghezza d’onda di Elisa Fatelli si è espresso il consigliere Domenico Tomaselli. «Ricordo a me stesso che il rendiconto è un documento conclusivo di un’attività di programmazione iniziata con l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023. Questo è stato un grande risultato dell’amministrazione targata Solano alla quale senza pregiudizi ho dato credito e aderito. Oggi a posteriori visti i risultati raggiunti posso dire di aver fatto bene e il rendiconto - che mi appartiene e quindi voterò - rappresenta un’ulteriore conferma al riguardo. L’assenza significativa di alcuni consiglieri ci pone, però, davanti a degli interrogativi. Oggi il presidente è ancora espressione politica del centrodestra? Esiste ancora una maggioranza di centrodestra? Il centrodestra si è proposto agli elettori per amministrare o per far tornare la Provincia nel baratro? A queste domande d’ora in poi occorre rispondere con fatti e atti di responsabilità».

La consigliera Maria Teresa Centro ha quindi evidenziato che «occorre mettere in primo piano non la propria collocazione politica o partitica ma l’alto ruolo istituzionale che si è chiamati a ricoprire, responsabilmente, in qualità di consiglieri provinciali espressione del territorio. Ciò premesso non posso esimermi dal dichiarare il mio voto favorevole all’approvazione del rendiconto».

Nel corso dell’assise provinciale il consigliere Mangiardi nel votare a favore del rendiconto finanziario ha espresso il proprio plauso per il lavoro svolto - riguardo agli interventi, alla programmazione e ai finanziamenti ottenuti - dai tecnici della Macrostruttura “Edilizia Scolastica”, guidata dall’architetto, Carolina Bellantoni. Al plauso di Mangiardi si sono aggiunti i giudizi lusinghieri anche della consigliera Fatelli e dello stesso presidente L’Andolina.

A prendere la parola è stato quindi il consigliere Marco Miceli che ha espresso l’unico voto contrario all’approvazione del rendiconto finanziario. «La mia presenza in aula è dettata dall’alto senso di responsabilità istituzionale che il consigliere provinciale è tenuto ad avere nel corso del proprio mandato. Le pratiche di bilancio non sono meri calcoli finanziari ma è proprio in esse che si annida la strategia politica di una amministrazione. Sono antitetico alla politica di centrodestra e lo dimostra anche la mia attività di consigliere d’opposizione al Comune di Vibo Valentia. Pertanto non posso votare favorevolmente ha un rendiconto finanziario che è espressione di un’area politica che non ho mai sostenuto». A concludere i lavori è stato il presidente L’Andolina. «Vorrei ringraziarvi in quanto la vostra presenza è un messaggio importante soprattutto nei confronti dei cittadini e della comunità provinciale. Al di là delle posizioni espresse - ha infine messo in luce Corrado L’Andolina - è un segno di maturità e di alto rispetto del ruolo istituzionale che democraticamente ricoprite».

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