Una sessione flash. Dieci minuti, molto meno di una partita di calcio. I lavori allo stadio “Ceravolo” continuano a mettere d’accordo maggioranza e opposizione. La delibera che il Consiglio comunale ha approvato ieri mattina con ventisei voti favorevoli – quelli di tutti i presenti – era stata espressamente richiesta dalla Regione quando ha stanziato i tre milioni di euro per gli interventi di omologazione dell’impianto.
A proposito dei quali il primo e più importante (perché più lungo e complesso) lotto, relativo al rifacimento del terreno di gioco, dovrebbe partire lunedì prossimo e registrare un passaggio propedeutico in questi giorni con il sopralluogo fra i rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’impresa aggiudicataria (la toscana “Hts”), arrivati in città per pianificare operazioni anche logisticamente complesse (a cominciare dalla rimozione del terreno esistente).
Tornando alla pratica votata dall’assise presieduta da Gianmichele Bosco, si è trattato di un adempimento conseguente al finanziamento regionale che il Comune doveva ratificare: con la delibera viene pertanto ribadito il rispetto delle condizioni previste dall’art. 55 del Regolamento Ue sugli aiuti di Stato così come richiesto dalla Cittadella contestualmente all’erogazione dei fondi.
Quindi, votando il documento, i consiglieri di Palazzo De Nobili hanno certificato che il “Ceravolo” non è riservato in esclusiva all’Us Catanzaro; è una struttura dal carattere prevalentemente sportivo ma anche multifunzionale potendo offrire servizi culturali e ricreativi; il suo accesso è aperto a più utenti e qualsiasi concessione (o atti simili di conferimento) per la gestione dell’impianto è assegnata in maniera aperta e trasparente in ossequio alle norme applicabili in materia di appalti.
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