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La battaglia contro mafie e corruzione, anche Catanzaro scende in campo

Il Comune aderisce ad Avviso Pubblico, la rete nazionale di amministratori

Essere capoluogo di regione significa anche impegnarsi nelle battaglie civili fondamentali contro i fenomeni criminali. Un segno tangibile di questo ruolo è arrivato ieri da Palazzo De Nobili, dove il sindaco Nicola Fiorita ha incontrato il presidente di Avviso Pubblico, Roberto Montà, dando il via all’iter di adesione alla Rete nazionale degli amministratori contro le mafie e la corruzione. Un incontro al quale hanno partecipato anche la coordinatrice regionale Maria Antonietta Sacco, la referente di Libera Catanzaro Elvira Iaccino e alcuni amministratori della provincia - il sindaco di Amato, Saverio Ruga, il vicesindaco di Conflenti Federico Gallo e il presidente dell’assise civica Alessio Bressi - che hanno portato la loro esperienza col Patto di Limbadi.
«Riteniamo che l’esperienza di Avviso Pubblico consolidata negli anni e fatta di buone pratiche e iniziative su temi fondamentali come la legalità e la lotta alle mafie sia una base preziosa e un riferimento importante che noi vogliamo utilizzare» ha spiegato Fiorita al termine del confronto durante il quale si è parlato anche dell’esperienza del Patto di Limbadi, la rete di amministratori della regione contro usura e racket. A tal proposito la partecipazione degli altri amministratori ha fatto dire a Fiorita che «è segno che questa sensibilità è diffusa a prescindere dagli schieramenti e l’idea di rivolgerci ad Avviso Pubblico per poter riprodurre qui le buone pratiche da lei consolidate e alla nostra Rete è un modo utile per diffondere iniziative che fanno bene a un territorio che ne ha particolare bisogno».

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