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Catanzaro, il no a un nuovo hotel a Giovino crea fibrillazioni nella maggioranza

La pratica era stata portata in Consiglio dall’assessore Giusy Iemma. Fiorita: nessun caso. Ma la minoranza parla di «logiche spartitorie»

L'urbanistica è da sempre materia insidiosa per gli amministratori pubblici del capoluogo, se poi la pratica in discussione riguarda l'area di Giovino (che ormai da un ventennio attende di conoscere la sua destinazione) superare l'ostacolo senza inciampi appare impossibile. La pratica sull'intervento in via Gaspare Toraldo, dove la ditta Raoul Mellea avrebbe voluto realizzare un hotel, non ha fatto eccezione, anzi. Al suo ennesimo passaggio in aula, dopo ritiri, refusi, rinvi e venir meno del numero legale (l'ultimo martedì sera) la proposta è stata bocciata proprio con i voti della maggioranza e sul filo di lana: 9 contrari, 8 favorevoli e 4 astenuti. Il “no” dell'aula, oltre a scontentare l'imprenditore che ha seguito da vicino i lavori del Consiglio, rischia di creare nuove fibrillazioni all'interno della maggioranza del sindaco Nicola Fiorita. L'assessore all'Urbanistica nonché vicesindaco Giusy Iemma in apertura di seduta aveva presentato la pratica sostenendo che vi fossero tutte le condizioni per l’autorizzazione alla destinazione d’uso, nel rispetto delle norme di attuazione del Prg vigente e non sussistendo condizioni di illegittimità. Da subito però si è capito che qualcosa non tornava.

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