Gli esponenti di “Città Futura” rimangono irremovibili. La decisione della sindaca di sottrarre due delle quattro postazioni da assessore, in Giunta, non può lasciare indifferente il gruppo politico. Ergo, Giovanni Russo, Rosa Chiaravalloti e Antonella Tripodi (agnello sacrificale del primo cittadino in quest’ultima fase) possono ritenersi, ormai, a tutti gli effetti degli “ex”. Fin qui, tutto chiaro. Ma il problema, da qualche giorno, è un altro perché il capo dell’esecutivo non riesce ad individuare i sostituti. O meglio, non sembra in grado al momento di trovare nomi che siano ben accolti dalla maggioranza dell’Aula consiliare dove il centrodestra rischia di diventare – udite udite – minoranza, dopo aver stravinto le elezioni amministrative.
In realtà, una soluzione Maria Limardo sembrava averla trovata: nominare assessore alla… Cultura, Maria Teresa Marzano, che, da tempo nelle grazie dell’esecutivo e degli uffici, è ormai di casa a palazzo “Luigi Razza”, vedendosi liquidare con sistematicità fior di determine (4300 euro solo per la direzione artistica del Nastro Rosa Tour). Ma il passo è stato più lungo della gamba, si direbbe in gergo. La sindaca non aveva fatto i conti con i veti di “Città Futura” e di mezza maggioranza su un nome che non è gradito a buona parte del centrodestra. D’altronde, si tratta di una (ex) “pasionaria di sinistra” che si è adattata alla destra negli ultimi anni … per ragioni non difficilissime da carpire. E allora? Un passo “sbagliato” in avanti e due indietro. Ecco riaffacciarsi un possibile ritorno (tutto da verificare) di Daniela Rotino, l’ex assessora alla Cultura defenestrata un anno e mezzo fa.
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