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Strongoli, il sindaco si dimette e anticipa la sfiducia

Sergio Bruno spiega di non avere più il sostegno della maggioranza. Verso lo scioglimento: 9 consiglieri hanno firmato già davanti ad un notaio

Terremoto ieri nel Comune di Strongoli. Il sindaco Sergio Bruno, alla guida di un esecutivo sostenuto da FI , FdI e Pd, attorno alle 13, ha rassegnato le sue dimissioni. «Ho potuto constatare, al momento, di non disporre del sostegno da parte della maggioranza sia da interlocuzioni dirette con alcuni componenti che da comunicati diffusi su stampa e social». È il testo con il quale l’ex primo cittadino, in carica dal settembre 2020, ha motivato «la dolorosa decisione a cui mio malgrado sono stato costretto». Bruno, così, anticipa la mossa di 9 consiglieri di sfiduciarlo. «Le dimissioni sono state già sottoscritte» ci ha confermato uno di loro, il consigliere Pd, con delega ai Lavori pubblici, Salvatore Codispoti. Dimissioni che ieri sera sono state ratificate davanti al notaio e conseguentemente il Prefetto procederà allo scioglimento del Consiglio, rendendo nullo l’eventuale ripensamento, entro 20 giorni, di Bruno.
Dalle voci raccolte, insieme ai consiglieri di opposizione Sirianni, Tesoriere, Greco e Stefano Gallo, ad apporre la loro firma in calce alla lettera sono stati i consiglieri di maggioranza: Costantino, Codispoti e Greco del Pd, insieme a Dionisio Gallo e la presidente del consiglio, Elvira Benincasa. A ribadire la piena fiducia a Bruno, ancora ieri erano, invece, la vicesindaca Giovanna Arrighi, e le assessore Pina Citerà e Milena Mauro.

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