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Catanzaro, verifica politica per cambiare la Giunta. Dialogo pure con l’area Donato-Guerriero

Le modalità del rimpasto saranno al centro di un confronto del sindaco con la nuova maggioranza. Dopo le dimissioni di Lazzaro in bilico le posizioni di Cosentino e Casalinuovo. Nessun cambio in vista per Iemma, Monteverdi, Mongiardo, Borelli e Scalise

La prima "Giunta Fiorita"

Un rimpasto di natura politica più che determinato da un bilancio dell’attività svolta nel primo anno di mandato. Dalle parti della maggioranza questa è la versione dei fatti rispetto all’ormai imminente modifica dell’esecutivo municipale da parte del sindaco Nicola Fiorita. Del resto, lo stesso primo cittadino nei giorni scorsi, ricevendo le dimissioni anticipate dell’assessore alle Politiche sociali Venturino Lazzaro, aveva spiegato che «le continue emergenze della città, molte delle quali provengono da lontano, impongono una sorta di patto tra la coalizione progressista che ha vinto il ballottaggio, ma non le elezioni, e un’area moderata che è cosa diversa dai sovranismi e dagli estremismi».
Quindi, un passo dettato proprio dalla necessità di certificare l’ormai avvenuto allargamento della compagine governativa a componenti in arrivo dalle file dell’opposizione: una parte confluita nell’area di Antonello Talerico, un’altra nel Gruppo misto.
L’idea, dunque, che va per la maggiore tra i banchi della compagine di governo è che ci sia «più solidità»; fermo restando che il movimento espansivo potrebbe non essersi fermato del tutto, con un dialogo mai interrotto - nonostante i confronti anche a muso duro in Aula - tra Fiorita e il gruppo di Valerio Donato con Gianni Parisi e l’area che fa capo a Roberto Guerriero, con Stefano Veraldi.
Dunque, se l’intenzione è quella di “puntellare” i numeri in Consiglio, allora è possibile che non ci saranno stravolgimenti se non alcune sostituzioni mirate, con l’uscita delle figure tecniche e la loro sostituzione con quelle espressione dei nuovi numeri. Oltre a quella di Lazzaro che ormai è uscito dall’esecutivo, in questa fase sono più “a rischio” le posizioni di Aldo Casalinuovo e Nino Cosentino: entrambi hanno avuto gatte da pelare nel corso dell’anno, tra carenza di personale (allo Sport) e contratti già esistenti che non hanno certo reso semplice la gestione complessiva (Ambiente) senza trascurare le aspre polemiche degli ultimi mesi sulla manutenzione del verde pubblico.
Dovrebbe restare al proprio posto Marinella Giordano, l’altra figura tecnica che Fiorita aveva presentato assieme a Lazzaro poco prima del ballottaggio, mentre ben salde sarebbero le posizioni di Giusy Iemma e Donatella Monteverdi (le uniche due elette in Consiglio) ma anche Marina Mongiardo (espressione dell’area Schlein-Cristallo) e Raffaele Scalise, delle cui competenze il sindaco non intende disfarsi.

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