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Collaborazione bipartisan al Comune di Catanzaro, la strada resta in salita

Le trattative politiche non aiutano le sinergie in Aula. Il sindaco: tradiremmo gli elettori se ci tirassimo indietro


Tra accuse di trasformismo, opportunismo e di tradimento con rispettive repliche e smentite il Consiglio si è mosso lungo la tangente del rimpasto di Giunta. Molto fumo in alcune occasioni - se ne sono accorti anche diversi esponenti consiliari che le schermaglie più o meno personali non interessano ai cittadini - ma anche le tracce di un dialogo tra l’amministrazione e parti dell’opposizione (area Donato) che c’è stato, che può continuare e che, a fatica, si cerca di tenere a galla.
Spara subito ad alzo zero la consigliera Lea Concolino (Lega) che tra allargamento della maggioranza e prospettiva di rimpasto parla di «tradimento del progetto politico» sostenendo che la convergenza di tre ex candidati a sindaco (Fiorita, Talerico e Donato) farebbe «toccare il fondo, perché è impossibile trovare una sintesi». In realtà quest’ultima prospettiva, seppur tentata, non sembra destinata ad andare in porto. Eppure il dialogo potrebbe non naufragare, a dispetto di rilievi in aula e, soprattutto, voti. Rincara la dose Marco Polimeni (Catanzaro Azzurra) che ribadisce lo «snaturamento politico», mentre la collega Alessandra Lobello chiede in base a quali criteri avverranno la sostituzione di alcuni assessori e il mantenimento di altri.
Le fila del dialogo sembrano trovare concretezza nell’intervento di Valerio Donato che nel sottolineare che «la politica deve essere al servizio dei cittadini» afferma che «nel centrosinistra non sta avvenendo nulla di strano: a noi non piace come è stata condotta l’attività amministrativa ma – evidenzia – non possiamo non lavorare affinché non si sprechino 5 anni». Riferisce di aver fatto proposte al di là di schemi partitici e politici e che così farà ancora, «perché gli elettori chiedono di fare qualcosa per la città». Sul rimpasto, invita a non usare il Manuale Cencelli e per le Politiche sociali suggerisce una personalità come don Biagio Amato.

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