Stavolta nessun colpo di scena, dopo il ritiro della pratica avvenuto a maggio, passa la perimetrazione delle aree di Giovino, Germaneto, retroporto e delle aree A1 e A2 a ridosso del centro storico. In queste zone, fino al varo del preliminare del Psc che darà una disciplina complessiva, non sarà possibile applicare la legge regionale 25 del 2022 sulla rigenerazione urbana, che prevede la possibilità di consistenti ampliamenti volumetrici. Un passo volto alla tutela del territorio in chiave futura, così da salvaguardare le vocazioni delle varie zone e di poter valorizzare aree come Giovino per uno sviluppo futuro ma sotto stretta salvaguardia e inserito in un contesto generale disciplinato dal Piano strutturale. Sulla questione il consigliere Antonio Corsi chiede una risposta alla sua interrogazione sulle richieste di autorizzazione a costruire presentate al Comune nei mesi scorsi, nelle more dell’approvazione della perimetrazione. È il sindaco a rispondere riferendo che «non risultano permessi rilasciati con applicazione della legge 25 in quelle zone»; Corsi non si mostra soddisfatto e preannuncia un esposto. A ripercorrere le tappe della delibera l’assessore all’Urbanistica Giusy Iemma che ricorda la concertazione portata avanti e la necessità del varo del preliminare del Psc in tempi rapidi, integrato con le linee di mandato dell’amministrazione. Il via libera al provvedimento resiste al rilievo di Donato che lo bolla come «illegittimo» perché «non si può disporre la disapplicazione di una norma ma solo di sue parti». A tirare le somme del lavoro fatto dall’amministrazione è Vincenzo Capellupo che sottolinea «il lavoro di concertazione e ascolto fatto da Iemma» ma anche il fatto che «se da 10 anni si parla di Psc e solo oggi si arriva a un punto concreto, è merito delle scelte politiche di questa amministrazione che ha spinto molto sul documento di programmazione».
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