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Piano strutturale di Soverato, sì al preliminare ma col solo voto della maggioranza

Il Consiglio comunale della cittadina ionica ha approvato il documento

Si vivacizza il clima politico a Soverato e nell’ultimo consiglio comunale diventa paradossalmente centrale lo scontro a distanza tra il presidente del consiglio comunale Salvatore Riccio e il capogruppo di “Maestrale” Azzurra Ranieri. Un tempo compagni nell’avventura politica all’interno dell’Udc, oggi i due consiglieri siedono sui banchi opposti di maggioranza e minoranza.
In Consiglio non si presenta nessuno del gruppo capitanato da Ranieri che fa precedere però all’inizio della seduta un duro comunicato che critica le modalità di convocazione e gestione del Consiglio Comunale. In sintesi Ranieri punta il dito sull’emarginazione della minoranza dalla vita amministrativa e dalle convocazioni delle sedute, decise in maniera arbitraria dal presidente e la difficoltà di aver garantita l’agibilità politica dinanzi una maggioranza che non permetterebbe spazi di confronto e non fornirebbe l’accesso ai documenti propedeutici all’approvazione delle delibere.
Accuse lestamente spedite al mittente dal presidente dell’assemblea che le considera «il tentativo strumentale di nascondere l’assenza della consigliera Ranieri dal Consiglio comunale, che su 20 sedute non ne ha presenziato 13». Una questione destinata ad accendere le calde giornate di agosto da cui il Consiglio comunale si congeda approvando all’unanimità dei presenti gli otto punti all’ordine del giorno. Tra i più importanti quello legato al Piano strutturale comunale: «Portiamo in consiglio – spiega il sindaco Daniele Vacca – il documento preliminare a cui seguiranno le altre fasi che costruiranno uno strumento urbanistico fondamentale da adottare per la nostra città». Un documento preliminare, spiega la consigliera Giusy Altamura, «che non impegna ulteriore suolo pubblico per immobili residenziali, limitando l’intervento in tale ambito soltanto al miglioramento della qualità edilizia e urbana dell’esistente, prevedendo invece nuove edificazioni per strutture ricettive e produttive e una riqualificazione della città attraverso il verde pubblico».

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