Tanto tuonò che (finalmente) piovve, pur sotto il sole (neppure tanto cocente) di Ferragosto. La sindaca Maria Limardo, nel pomeriggio di ieri, ha finalmente chiuso il cerchio, completando la sua Giunta, orfana di ben tre eletti dopo le dimissioni di altrettanti assessori, espressione del gruppo di Città Futura.
A Katia Franzè che da oltre una settimana è stata collocata agli Affari generali al posto di Domenico Francica, si aggiungono tre esponenti della cosiddetta società civile, individuati dal primo cittadino, con il supporto del gruppo dirigente di Forza Italia, una delle due forze politiche (l’altra è Fratelli d’Italia) rimaste al suo fianco. L’asso che Maria Limardo ha deciso di calare in extremis ha un nome ed un cognome di assoluto rilievo che ci riportano a qualche lustro addietro. Si tratta di Antonello Fuscà, avvocato cassazionista, già assessore ai Lavori pubblici con il compianto Alfredo D’Agostino e, in quegli anni, punto di riferimento nel centrodestra e in Forza Italia, salvo poi sparire dai radar della politica per dedicarsi alla sua attività professionale. Ad Antonello Fuscà andrà probabilmente la delega al Commercio ed alle Attività produttive, visto che la sindaca pare intenzionata a lasciare i Lavori pubblici a Carmen Corrado. Ma sotto questo profilo, potrebbero esserci ulteriori novità nelle prossime ore. Confermata l’indiscrezione che voleva alla Cultura ed agli eventi Giusi Fanelli, attuale presidente della Pro loco, che pure aveva dichiarato alla Gazzetta del Sud, due settimane addietro, di non esserne interessata.
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