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Eventi vibonesi, appuntamenti mancati e scelte discutibili

Si avvia alla conclusione una stagione caratterizzata da polemiche e pochi appuntamenti degni di nota

È indubbiamente un’estate anomala, sotto il profilo culturale, quella vibonese. Un’estate persino difficile da raccontare, come complesso potrebbe rivelarsi il prossimo autunno. I quattrini, laddove si è reso necessario, tuttavia, sono stati tirati fuori. Ed al momento di tirare le somme, si scopre che a farne le spese sono state quelle manifestazioni di cui la città avrebbe più di tutto bisogno per restare viva nei mesi cruciali dell’anno. Ebbene, il cartellone agostano presentato dall’amministrazione, parla chiaro: le manifestazioni vengono organizzate nella maggior parte dalle Proloco del centro cittadino e di Vibo Marina, dalle associazioni, dalle Parrrocchie, da vari comitati e compagnie teatrali.
Il Comune, in sostanza, si appoggia al mondo del volontariato, dell’associazionismo ed in generale del terzo settore ma di eventi suoi, quasi non v’è traccia. Certo, poi per qualche spettacolo - lo si preannunciava - i quattrini si trovano e le risorse vengono fuori. Non proprio noccioline. Per il Nastro rosa Tour, nel mese di luglio sono stati redistribuiti a varie figure professionali e non ed anche a chi doveva esibirsi e non lo ha fatto, salvo recuperare qualche giorno dopo, circa 50mila euro. Un aiuto, nonostante le difficoltà, il Comune lo ha dato a molti. Tutto legittimo, sia chiaro. È sempre e solo di opportunità che si discute per un ente che fino a poco tempo addietro aveva oltre 50 milioni di disavanzo, ridotti a poco più di 30 milioni grazie all’intervento dello Stato ed ai provvedimenti ad hoc voluti dai parlamentari del territorio, per l’esattezza Giuseppe Mangialavori e Riccardo Tucci. A Cesare, quel che è di Cesare!

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