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Nervi tesi nel Pd di Catanzaro, Celia replica a Cristallo: io sono stato eletto, lei è stata nominata

’intervento del segretario cittadino dimissionario dopo le critiche della componente della direzione nazionale

Fabio Celia

Dopo le parole di Jasmine Cristallo a Gazzetta del Sud sulla situazione del Partito democratico a Catanzaro, è la volta di Fabio Celia. Segretario cittadino dimissionario, capogruppo Pd in Consiglio comunale, Celia e Cristallo, usando un eufemismo, hanno manifestato più volte vedute diverse sul partito e sulla sua gestione.
Cristallo ha parlato di “cortocircuito” nel descrivere la situazione interna al Pd catanzarese, addebitando la responsabilità alla sovrapposizione di ruoli tra gestione del partito e carica istituzionale: è d’accordo?
«Dissento totalmente. Lo statuto non prevede alcuna incompatibilità. Questo ragionamento è solo ed esclusivamente a carattere personale, di convenienza. Cristallo sta preparando un assalto al partito non avendo i numeri né elettorali né le tessere e sta quindi cercando di creare confusione. Voglio ricordare che lei si è iscritta a febbraio scorso al Pd: è un’elettrice e un’innamorata del partito dal febbraio 2023. Dall’altra parte c’è chi come me milita nel partito da tempo ed è stato eletto con 832 preferenze. E tanti hanno barrato il nome “Celia” al congresso cittadino, mentre lei è stata nominata: la differenza è che io sono stato legittimato dal voto».
Tra note stampa, dichiarazioni al vetriolo e dibattiti accesi è innegabile che il Pd catanzarese sia, ancora una volta, nella bufera.
«Io sono per aprire il partito a tutti perché si vince insieme, è giusto che entrino forze nuove e siano fatti i congressi, che ci sia un nuovo segretario e si radichi sempre di più. Ma non si possono accettare contestazioni sulla vita del partito da chi non c’era».

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