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Società partecipate, autunno “caldo” a Catanzaro tra nuove nomine e piani industriali

L’Amc dovrà procedere a breve alla manifestazione d’interesse per la selezione del direttore generale

Entrano in una nuova fase le principali società partecipate di Palazzo De Nobili, Amc e Catanzaro Servizi. Dopo gli avvicendamenti a capo dei rispettivi management, con la nomina dei nuovi amministratori unici (Eugenio Perrone al posto di Marco Azzarito Cannella e Gianluca Silipo al posto di Rosario Munizza), per le due società si aprono partite importanti e, soprattutto per la seconda, probabilmente decisive.
Intanto dovranno essere definiti e presentati i piani industriali, come previsto dal regolamento che disciplina le nomine dei vertici nelle società partecipate del Comune.
Poi, per quel che riguarda l’azienda che si occupa della mobilità cittadina si attende la nomina del nuovo direttore generale, per la quale è attesa la pubblicazione della manifestazione d’interesse da parte di Perrone; il mandato dell’attuale dg Marco Correggia è stato prorogato di tre mesi lo scorso 30 maggio, dunque nei prossimi giorni, salvo ulteriori proroghe, si dovrebbe arrivare alla definizione della procedura selettiva. Si completerà così il cambio dei vertici aziendali che il sindaco Nicola Fiorita aveva auspicato l’anno scorso: in quell’occasione, all’atto dell’insediamento della sua amministrazione, in verità il sindaco aveva auspicato dei passi indietro spontanei da parte dei manager scelti dall’amministrazione Abramo, poi non concretizzatisi in virtù di nuovi equilibri evidentemente costruiti tra le parti col passare delle settimane.
Più complesso si profila invece il percorso della Catanzaro Servizi. L’amministratore unico Silipo è infatti alle prese con le attività che riguardano una società partecipata complessa nella sua composizione oltre che nella sua “storia”. Quella in corso è una fase di transizione, con la prospettiva del nuovo contratto di servizio che dovrà arrivare entro il prossimo 30 novembre. La proroga tecnica di sei mesi decisa dal Consiglio Comunale nel maggio scorso dà agli uffici comunali un lasso di tempo consistente per definire i rapporti futuri con la società, al fine di individuare quegli ambiti nei quali la partecipata possa svolgere servizi “utili” in favore dell’ente ma anche garantire maggiore remuneratività.

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