Fisicamente i “palazzi” municipali di via Perugini non hanno certo l’aspetto di un fortino, politicamente però i luoghi del governo cittadino sembrano cinti da un assedio che magari non sarà arrembante, risultando anzi a tratti piuttosto sgangherato, ma innegabilmente è sempre più corposo visto che alla schiera dei “nemici” ogni giorno si aggiungono piccoli o grandi tasselli che in qualche modo rendono, poco a poco, sempre meno stabile la maggioranza che sostiene il sindaco Paolo Mascaro. O quantomeno danno l’idea di un isolamento politico – e in qualche caso anche istituzionale – che chi è scevro da faziosità non può non vedere.
Un esempio lampante lo si è avuto con il caso del commissariamento, da parte della Regione, per alcune ordinanze di abusivismo edilizio non eseguite. Ne è seguita una polemica con conseguenti chiarimenti che ha sì riguardato il caso specifico, ma nei toni è emerso come alla fine si sia quasi arrivati a includere anche i vertici della Cittadella tra i “nemici” della città. Per non parlare poi della vicenda delle dimissioni dei revisori dei conti che pur non essendo, evidentemente, di carattere politico, ha finito comunque per restituire il clima di malcelato nervosismo che serpeggia da tempo tra i banchi della maggioranza.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Caricamento commenti
Commenta la notizia