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Isola pedonale sul corso di Catanzaro, Parisi: decisione dopo un confronto qualificato

Gianni Parisi

«Nel pomeriggio di ieri ho partecipato, come semplice uditore, ad un interessante incontro che si è tenuto nella Casa comunale tra gli operatori commerciali del Centro Storico ed il Sindaco Fiorita. Oggetto dell’incontro era l’istituzione dell’isola pedonale. Dico subito che, a mio avviso, l’incontro dimostra quanto i cittadini/operatori commerciali, quando interpellati, abbiano voglia di “partecipare” apportando significativi ed importanti contributi. E’ così è stato anche ieri . Nel corso dell’incontro ho avuto modo di apprezzare il garbo e la competenza con la quale i nostri operatori commerciali hanno manifestato le proprie ragioni al cospetto di una nutrita presenza di componenti della giunta comunale. La totalità degli operatori si è mostrata favorevole alla chiusura del traffico su Corso Mazzini e quindi all’istituzione di un’isola pedonale permanente. Tutti però hanno condizionato il proprio si all’attuazione “preliminare” di specifiche attività e misure da attuare nell’immediato. Ed era proprio questo, in tutta onestà, quello che, anch’io, mi aspettavo di ascoltare da parte del Sindaco Fiorita». E' quanto ha affermato, in una nota, il consigliere comunale di Rinascita, Gianni Parisi.

«Tutti, immagino, aspettavano di comprendere quale percorso questa Amministrazione ha disegnato per il futuro e per il rilancio del centro storico cittadino. Purtroppo - ha proseguito Parisi - siamo rimasti tutti delusi. Non è stato possibile comprendere come, quando e con quali risorse si attuerà la “rivoluzione” del centro storico. Non può bastare una doppia transenna posizionata all’inizio ed alla fine di Corso Mazzini per “istituire” un’isola pedonale. E, per la verità, pure a seguito di specifiche sollecitazioni effettuate sia in Consiglio Comunale che all’interno delle competenti Commissioni non sono riuscito ad ottenere risposte in merito. E quindi in questa sede e, davvero, senza spirito polemico dico alla maggioranza: mettiamoci al lavoro concretamente per segnare un netto cambio di registro, assumiamo nell’immediato decisioni che possano rendere seriamente attrattivo il nostro centro storico. Qualsiasi decisione non può però prescindere da un confronto qualificato sul tema. Non ci si può improvvisare esperti di mobilità, esperti di commercio e di marketing urbano. Ci sono dei professionisti che nella vita fanno solo questo e che certamente hanno una visione ed un approccio alle problematiche più serio e competente».

«E’ stato detto per un anno intero - ha evidenziato Parisi - che l’isola pedonale del sabato rappresentava un esperimento (aggiungo io sulla pelle dei commercianti). Allora mi chiedo, prima di assumere decisioni abbiamo riscontrato i dati dell’esperimento? Chi ha detto che si trattava di un esperimento (cioè il Sindaco e la Giunta) si è preoccupato di verificare i risultati di questo esperimento? E’ stato verificato l’andamento dei volumi di affari delle singole attività (magari a campione)? E’ stato verificato l’incremento di utilizzo dei mezzi pubblici (funicolare e mezzi AMC)? E’ stato monitorato l’utilizzo dei parcheggi privati e pubblici? Come si può ragionare di isola pedonale, di riqualificazione e rigenerazione del tessuto sociale ed economico senza aver prima modificato e messo in atto, per esempio, i regolamenti sul decoro, sui dehors, sull’occupazione di suolo pubblico e soprattutto il nuovo Piano Commerciale? Quali le politiche attive di sostegno alle attività commerciali e/o incentivi per l’insediamento di popolazione giovanile nel centro cittadino ? nessun concreta notizia sull’istituzione della Zona Franca Urbana già presente in molte realtà cittadine calabresi e che tanto comodo farebbe alle attività commerciali».

«Non si è ancora riusciti - secondo Parisi - a svolgere una compiuta discussione, seppure più volte formalmente sollecitata insieme ai colleghi Donato e Veraldi, sulle linee di sviluppo di un nuovo Piano commerciale che deve prevedere scelte significative non solo per il settore, ma per tutta la Città. L’adozione di un nuovo Piano del commercio, è l’atto preliminare a qualsiasi scelta e deve essere un insieme di opzioni, di prefigurazioni di azioni, di opportunità, di condizioni, ma anche di auspicabili limitazioni per nuovi investimenti nel commercio. Va progettata una integrazione degli interventi, intesa come visione intersettoriale fra commercio, turismo, artigianato e fruizione dei beni culturali. Una forte relazioni tra food, commercio e luoghi della cultura che, più in generale, promuova ed aumenti in maniera consistente i flussi di persone in città. Il Piano dovrà costituire un valido strumento per superare criticità fin troppo evidenti, per dare stimoli nuovi al settore, per migliorare l’offerta nel segno dell’innovazione e della qualità. E’ necessaria la consapevolezza di affrontare la programmazione commerciale con spirito innovativo, con uno sforzo progettuale più proiettato al nuovo che tenga conto, per esempio, della propensione dei giovani a nuovi modelli di impresa nel terziario. E necessario, da subito, avviare una discussione, nei luoghi a ciò deputati, che vede coinvolti, in uno scenario dinamico e nuovo, tutti gli attori, l’amministrazione comunale, gli operatori e le loro associazioni, ma anche i cittadini. L’obiettivo dovrà essere la tempestiva elaborazioni di soluzioni per imprimere il cambio di registro che tutti auspichiamo».

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