Mentre per i cittadini è tempo di salassi, tra Imu, Irpef, canone idrico e Tari, non si può dire lo stesso per dirigenti e posizioni organizzative di palazzo “Luigi Razza”. Arrivano puntuali, infatti, come ogni anno, le liquidazioni per i risultati conseguiti sia per la storica dirigente del Comune Adriana Teti che per il segretario generale Domenico Libero Scuglia. Cifre tutt’altro che irrilevanti, visto che le indennità di risultato ammontano a 15.929 euro per l’una ed a 10.658 euro per l’altro. Tutto assolutamente nella norma, sia chiaro. Non ci sono ombre perché è tutto ben evidente.
Il segretario generale, infatti, ottiene come “premio” da un Ente che – come tutto sanno – viaggia sul filo dei dissesti, il 10% della cifra totale percepita nell’arco dell’anno solare, pari a poco più di 106mila euro. Un po’ più complessa la modalità con la quale si arriva a premiare la dirigente Adriana Teti.
In questo caso, «il nulla osta alla liquidazione della retribuzione di risultato per l’esercizio 2022 è pari al 30% dell’indennità di posizione così come stabilito dalla Contrattazione decentrata e del 20 % della retribuzione di posizione quale responsabile della corruzione e della trasparenza, decurtati al 70% dell'indennità di risultato a seguito della valutazione del Nucleo di valutazione». Il linguaggio usato nella determina è un burocratese stretto, da far capire a pochi, quasi a nessuno, ma il risultato c’è e nelle tasche della manager di palazzo “Luigi Razza” arrivano quasi 16mila euro.
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