Il sindaco Mascaro finisce sott’accusa per la sua posizione sul Piano di dimensionamento scolastico, tanto criticato nelle piazze e nelle scuole. Un piano passato con una maggioranza schiacciante alla Provincia, non prima di avere ricevuto pareri positivi anche nella contestuale assemblea dei sindaci durante la quale i contrari sono stati solo tre, in prima linea il sindaco di Catanzaro che, come Lamezia, subisce la peggiore delle sorti con diversi “tagli” di autonomie e accorpamenti scolastici.
«Il taglio delle autonomie – ha motivato il suo voto Mascaro – è uno dei target per avere le risorse del Pnrr, un’occasione storica per il nostro territorio». Ma dura e puntuale, in giornata, è arrivata la nota stampa del Partito Democratico cittadino, a firma Milena Liotta che ha parlato di un «fatto senza precedenti (...) che un sindaco non difenda il suo territorio e i suoi cittadini». «Chiediamo – ha affondato l’esponente dem – le sue dimissioni immediate senza se e senza ma». Il Pd continua a ritenere che l’Amministrazione Mascaro, sia isolata «rispetto alle istituzioni sovracomunali». «Non abbiamo sentito – ha osservato ancora Milena Liotta – una voce dalle commissioni consiliari che continuamente si riuniscono per qualsiasi cosa, mentre su un tema importante come il dimensionamento il Consiglio non si è pronunciato, né ha riunito i dirigenti scolastici».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia