Il caso che viene considerato più eclatante, e non solo dal punto di vista numerico, è quello dell’accorpamento - meglio, come viene definita nella delibera consiliare, «annessione» - del liceo classico “Galluppi” e dell’Iis “De Nobili” al Convitto nazionale “Galluppi”. I 2.198 alunni che il mega istituto va ad avere dopo il via libera al nuovo piano del dimensionamento varato dal Consiglio provinciale sono infatti solo uno degli aspetti sollevati da dirigenti, docenti, studenti e famiglie.
Il loro timore è che si vadano così a mescolare alcune realtà del tutto differenti per vocazione e ciclo di studi. Su questo, in verità, il presidente Amedeo Mormile ha chiarito che tale scelta è in realtà legata alla volontà di “aiutare” il classico a risollevarsi alla luce del calo delle iscrizioni registrato negli ultimi anni (da mille studenti si è ora a circa 600), costruendo quella che potrebbe essere intesa come una filiera scolastica che partendo dal I ciclo del Convitto arrivi poi allo storico liceo.
Questa tesi, che ha anche trovato il sostegno pieno dell’assise provinciale come emerso dal successivo voto in aula, non sembra però aver convinto più di tanto gli interessati che mostrano perplessità rispetto alla gestione dei consistenti numeri non solo degli studenti ma anche dei docenti e del personale, tutto in capo a una sola dirigenza.
Il ricorso
Il Comune di Catanzaro intende impugnare il provvedimento del Consiglio provinciale rivolgendosi al Tar; un passo annunciato già nell’ultima seduta del civico consesso, per il quale dovrà però ancora definirsi la strategia da adottare.
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