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Vibo, elezioni 2024: M5S e Pd verso la rottura. Centrosinistra in alto mare

Posizioni distanti sull’allargamento della coalizione a forze minori, una condizione posta dai dem che spingono pure per le primarie

Si è fatta improvvisamente in salita la strada che dovrebbe condurre il centrosinistra a presentarsi compatto in occasione delle prossime elezioni amministrative, in programma per la primavera del 2024. Così, mentre il centrodestra dà prove di forza in pubblico, schierando il suo stato maggiore, in occasione di eventi voluti dall'amministrazione, dall'altra parte della barricata lo scontro tra le forze progressiste sembra raggiungere un punto di non ritorno.

La situazione è precipitata dopo il tavolo di coalizione che ha visto protagonisti, nella serata di venerdì, il Partito democratico, con Francesco Colelli e Raffaele Mammoliti, rispettivamente segretario cittadino e consigliere regionale, il Movimento Cinquestelle, con Riccardo Tucci e Michele Furci, i Progressisti, con Antonio Lo Schiavo, il capogruppo del Misto in Consiglio regionale oltre che coordinatore del tavolo, e Loredana Pilegi, consigliera comunale di riferimento, ed Umanesimo Sociale, l'associazione che fa capo a Domenico Consoli, già primario del reparto di Neurologia dello Jazzolino e per due volte candidato al consiglio regionale. Ebbene, al di là della diversità delle posizioni, con i dem convinti che si debba fare sintesi attraverso le primarie e i Cinquestelle dell'esatto contrario, c'è anche una diversità di vedute tra la principale forza del centrosinistra e gli altri attori del tavolo, rispetto alla necessità di allargare la coalizione magari dopo aver individuato un metodo che consenta di scegliere il candidato a sindaco.

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