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Alla ricerca dei fondi per i lavori al porto di Catanzaro

Il Comune attivo su due fronti: bandire la gara d’appalto per il completamento e chiedere nuove risorse alla Regione

Si conferma impegnativo il percorso per arrivare al completamento del porto di Lido. Non è solo una questione burocratica ma anche strettamente pratica, ovvero legata alle risorse disponibili: i 20 milioni iniziali non saranno infatti sufficienti per ultimare l’opera non solo per i rincari arrivati negli ultimi anni ma, in particolare, per rispettare le prescrizioni arrivate dai ministeri Ambiente e Cultura in sede di rilascio della Valutazione d’impatto ambientale (Via) a dicembre dello scorso anno. Proprio tali dettami comporteranno spese importanti, dell’ordine di una decina di milioni di euro, che il Comune sta ora impegnandosi a trovare. Diverse le riunioni svolte negli ultimi mesi tra gli uffici, con il dirigente delle Grandi opere Giovanni Laganà, e la parte politica, con il sindaco Nicola Fiorita, la vicesindaca, con delega allo Sviluppo del sistema portuale, Giusy Iemma, e l’assessore al Patrimonio e Attività economiche, Antonio Borelli.
Il quadro è in piena evoluzione. Palazzo De Nobili si è rivolto alla Regione chiedendo di poter stralciare le opere aggiuntive e poter contare sulle risorse necessarie per provvedere a tali prescrizioni che vanno dal «trattamento preventivo dei materiali ed escavi provenienti dal dragaggio del porto, attraverso soil washing», che è una sorta di procedura di bonifica, fino all’uniformazione dell’intervento «estendendo le stesse lavorazioni e finiture all’intera struttura portuale», quindi rendendo omogeneo l’aspetto generale del porto e dei materiali tra la parte nuova e quella già esistente, anche dal punto di vista delle reti tecnologiche e degli arredi di ormeggio.

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