Si torna a discutere del trasferimento dell’ex ufficio di collocamento nel centro urbano, in modo che sia più accessibile agli utenti. L’argomento torna alla ribalta dopo l’adozione, in via definitiva, del Piano regionale straordinario di potenziamento dei Centri per l’Impiego. In base a questo provvedimento il Comune, essendo capoluogo di provincia, dovrà reperire un immobile da acquistare e destinare alla nuova sede.
In esecuzione a questa disposizione (del 12 maggio scorso) è stato deliberato di avviare gli atti necessari a predisporre la manifestazione di interesse. Il procedimento dovrà essere concluso entro la fine dell’anno in modo da non perdere il finanziamento di circa 2 milioni di euro. Fa strano apprendere che, piuttosto che destinare un immobile di proprietà comunale, ci sia la propensione da parte della Regione di puntare su un edificio privato. A sollevare la questione è il consigliere di opposizione Stefano Soriano (Pd), ma ci sono anche molti utenti residenti e/o provenienti da diversi Comuni del territorio a sottolineare che «l’ubicazione di un ufficio pubblico così importante, quale il Centro per l’impiego, debba essere più centrale e preferibilmente all’interno di un palazzo comunale, provinciale o regionale, per evitare di sprecare risorse pubbliche e foraggiare i privati».
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