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Provincia Catanzaro, boom di Lega e Fratelli d’Italia

L’analisi del voto per il rinnovo del Consiglio provinciale

Di per sé, il rinnovo del Consiglio provinciale determinato dalla consultazione di secondo livello che ha portato alle urne i sindaci e i consiglieri comunali della provincia di Catanzaro non avrebbe chissà che particolare importanza dal punto di vista politico, soprattutto perché la guida dell’Ente intermedio è rimasta immutata. Tuttavia, l’orizzonte politico dei prossimi mesi porta in calendario le elezioni europee e quindi le consultazioni provinciali, e i nuovi equilibri che da esse derivano e deriveranno, meritano qualche attenzione in più. Proprio in ottica elezioni europee, quindi, bisogna pesare il risultato della lista della Lega: «La mia soddisfazione è motivata anche dal fatto che questo turno elettorale ha confermato la maturità della Lega, e la sua indispensabilità nella tenuta vincente della coalizione di centrodestra», scrive il deputato leghista Domenico Furgiuele, ringraziando per l’impegno profuso nella campagna elettorale sia il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, sia il consigliere regionale Pietro Raso: Furgiuele mette dunque il cappello sulla concertazione delle future scelte per le candidature all’Europa e anticipa eventuali fughe in avanti, interne o degli alleati. Tre eletti anche per Fratelli d’Italia che conferma gli uscenti e con essi i rapporti di forza interna tra correnti. Gongola la lista La Grande Provincia (riferita a Noi Moderati), che elegge due consiglieri e punta a giocare il ruolo di ago della bilancia, lo stesso che il suo ispiratore, il consigliere regionale e comunale (in entrambi i casi di maggioranza) Antonello Talerico, gioca in Comune.

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