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Elezioni a Vibo, la tela di Maria Limardo: a Roma per “tessere” la candidatura

Il sindaco uscente non sta a guardare mentre a livello locale si cerca un’alternativa

Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo

Non attende il corso degli eventi Maria Limardo. La sindaca, a dispetto dello scetticismo che aleggia nella sua maggioranza, rispetto alla sua ricandidatura, ha messo da tempo in moto una macchina che dovrebbe portarle la garanzia di poter gareggiare per il secondo mandato. Lo ha fatto con tutti i mezzi a sua disposizione: dichiarandolo ai giornali, provando a inaugurare opere e a dare un’accelerazione ai Lavori pubblici (impresa tutt’altro che riuscita, basti guardare alla questione teatro), e soprattutto riallacciando rapporti significativi del suo passato che, negli ultimi anni, erano stati, per alcuni aspetti, allentati.
Un percorso tutt’altro che agevole, un sentiero, anzi una montagna, irta di difficoltà tra Vibo, Catanzaro e Roma. Proprio nella Capitale il primo cittadino si è recato lunedì scorso, rimanendoci per appena due giorni con un obiettivo preciso: blindare la propria ricandidatura, magari tramite dirigenti di Forza Italia, su tutti il suo amico storico Maurizio Gasparri che, alla medesima stregua di Maria Limardo, viene da Alleanza Nazionale, senza trascurare neppure i leader di Fratelli d’Italia, a cominciare da Wanda Ferro. Anche con quest’ultima, nella fase conclusiva della consiliatura, infatti, la principale inquilina di palazzo “Luigi Razza” ha nuovamente fortificato e rafforzato rapporti che c’erano sempre stati ma avevano vissuto momenti di indifferenza e forse pure di tensione, non tanto con Maria Limardo quanto con i leader vibonesi di Forza Italia.

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