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Concessioni balneari marittime, il Tar Calabria fa chiarezza. Carpino e Celia: “Certificata la correttezza del percorso delineato a Catanzaro a tutela degli operatori”

La sede del Tar della Calabria a Catanzaro

«La proroga ex legge alle concessioni marittime demaniali dev’essere disapplicata in quanto perché in contrasto con l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006». A dirlo sono i giudici amministrativi del Tar Calabria in una sentenza che, a tutti gli effetti, certifica la correttezza della strada seguita dal Comune di Catanzaro nell’attivare, per come previsto dal Regolamento di attuazione del Codice della Navigazione, le concessioni demaniali marittime provvisorie fino al 31 dicembre prossimo, o comunque fino alla conclusione dell’iter di affidamento delle nuove concessioni.

I giudici amministrativi, pronunciandosi su una vicenda che vede coinvolto un operatore balneare e il comune di Cassano all’Ionio, ricalcano esattamente la posizione tenuta dal comune di Catanzaro nella gestione dell’intera vicenda:  «Le norme legislative nazionali che hanno disposto (e che in futuro dovessero ancora disporre) la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-icreative sono in contrasto con il diritto eurounitario, segnatamente con l'art. 49 TFUE e con l'art. 12 della direttiva 2006/123/CE; tali norme, pertanto, non devono essere applicate né dai giudici né dalla pubblica amministrazione», si legge nel pronunciamento.

Ne consegue che, se anche il Comune di Catanzaro avesse seguito la strada della proroga delle concessioni fino al 31 dicembre, come qualcuno con una visione miope e populista suggeriva, la decisione sarebbe stata evidentemente a rischio annullamento e avrebbe gettato nel caos più totale l’intero comparto: centinaia tra operatori e lavoratori catanzaresi avrebbero così perso la stagione estiva 2024, con gravissimi danni all’economia locale e alle famiglie coinvolte.

Il comune di Catanzaro, lontano dal sensazionalismo e dal cavalcare le difficoltà di un settore di cui né il Governo, né la Regione Calabria vogliono occuparsi, ha scritto con serietà e impegno una pagina di buona amministrazione, ha fornito una soluzione concreta tracciando la strada giusta che tutte le amministrazioni locali d’Italia potranno ora seguire.

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