Catanzaro, un capoluogo da risollevare con progetti e stabilità politica

Idee e numeri. Sono queste le basi essenziali per un’amministrazione che voglia dispiegare un’azione concreta ed efficace. Ancor più se impegnata in una città che arriva da un lungo declino, che ha registrato nel tempo cali dal punto di vista demografico, economico e persino del ruolo istituzionale di capoluogo di regione.
I progetti che l’amministrazione Fiorita intende mettere in campo - alcuni anche legati alla preesistente programmazione - sono volti a intervenire nei diversi ambiti tentando un’azione che consenta di risollevare le sorti del territorio - tra i diversi obiettivi, il nuovo Psc, completamento del porto, rigenerazione urbana, Grande Catanzaro -, creando una realtà aperta e in grado di abbracciare un’area più vasta di quella strettamente cittadina. Uno scenario che è anche emerso dal rapporto di “Mecenate 90” anticipato nei giorni scorsi.
Ma per portare avanti questi programmi (qualsiasi programma) occorre, intanto, confidare che sortiscano gli effetti desiderati ma pure una maggioranza solida per realizzarli, che sia anche vivace nella sua dialettica interna ma capace di reggere di fronte alle varie tornate elettorali e a quelle divergenze che nella politica possono essere anche all’ordine del giorno.