Vibo, concorsi sul filo delle... elezioni. Palazzo “Luigi Razza” fa il bis

Fa ancora discutere la riattivazione della macchina dei concorsi a palazzo “Luigi Razza”. Dopo che, nei giorni scorsi, il gruppo di Città Futura aveva chiesto al primo cittadino di rinviare la procedure per istruttore direttivo-amministrativo, ecco quello che potrebbe rappresentare un nuovo caso, sul fronte delle selezioni.

Ebbene, per quel che concerne l’area dei funzionari ad elevata qualificazione-ex profilo di istruttore direttivo (area comunicazione), lo scorso 17 gennaio era stato comunicato ai candidati il rinvio della prova selettiva, fissata, in un primo momento, per il primo febbraio 2024, a data da destinarsi. Ma in un secondo momento, «preso atto che le candidature pervenute fossero pari a 119, l’Ente ha disposto lo svolgimento della prova scritta per il 10 aprile, alle ore 9, nei locali di Palazzo Santa Chiara. Si tratterà di sessanta quesiti a risposta multipla, sulle materie oggetto del bando, per la durata complessiva di un’ora. I primi venti candidati, compresi gli eventuali ex-aequo, collocatisi come tali in seguito alla prova preliminare, verranno convocati per lo svolgimento della prova orale, prevista per il successivo 22 aprile, nei locali della biblioteca comunale. Qualora il numero dei candidati nella prova scritta sia esiguo, inferiore alle cinquanta unità, l’Ente si riserva di espletare direttamente la prova orale.
E, poiché il vincitore sarà uno solo, è indubbio che l’opportunità di tenere la procedura concorsuale in piena campagna elettorale, ad un mese e mezzo dalle elezioni, sia destinata a sollevare altri malumori. Gli stessi maldipancia determinati dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di indire un concorso per l’assunzione di due dipendenti, categoria D1, profilo di istruttore direttivo-amministrativo. D’altronde, già nei mesi scorsi qualcuno aveva esplicitato l’opportunità di rinviare ad una fase meno calda, sul piano prettamente politico, l’avvio delle selezioni.

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