Per rendere l’idea di quanto sia profonda la spaccatura interna al Pd lametino basta richiamare quanto accaduto poco più di un mese fa, quando i dem locali sono riusciti a dividersi perfino nella rivendicazione dei diritti delle donne. In occasione dell’8 marzo, infatti, sono stati organizzati due distinti incontri pubblici sul – pur delicato – argomento (uno all’insegna dello slogan “Libere tutte”, l’altro incentrato su “Donne, welfare e lavoro”). Ma questo, pur essendo rimasto sottotraccia, è solo l'emblematico antefatto di ciò che ora è divenuto palese perché scritto nero su bianco in un “Documento sulla situazione del Pd di Lamezia Terme” inviato al segretario regionale del Pd Nicola Irto e a quello provinciale Domenico Giampà da 60 iscritti – ma si parla già di ulteriori trecento firme aggiunte in calce alla lettera – che, in estrema sintesi, chiedono la testa del segretario cittadino Gennarino Masi.
Ovviamente sullo sfondo ci sono le elezioni comunali del prossimo anno, e il non detto è che si sono create due visioni parecchio distanti rispetto all’approccio con cui il Pd dovrebbe arrivarci.
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