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Comunali a Vibo: il cocktail tra politica e civismo dove regnano clientelismo e trasformismo

Corso Vittorio Emanuele III dall'alto

Tra una settimana scade il termine di presentazione delle liste: termine ultimo sabato 11 maggio alle 12. Poi si aprirà ufficialmente la campagna elettorale. Tra i comuni al voto in Calabria, l'unico capoluogo di provincia è Vibo Valentia. Nella città hipponiana la corsa per il più alto scranno di palazzo Luigi Razza vede in pole position Roberto Cosentino per il centrodestra, Francesco Muzzopappa per l'area di Centro, Enzo Romeo per il centrosinistra.

In campo, dunque, ci sono i partiti e anche i movimenti civici. Un cocktail tra liste di partito e civiche che sarà ripartito in circa 15-16 liste: al momento sei per Cosentino, cinque per Muzzopappa, quattro-cinque per Romeo. Un esercito di quasi 500 candidati in un comune che rischia di scendere presto sotto i 30mila abitanti e con 28mila elettori circa.

Dentro le coalizioni: dove regnano il trasformismo e il clientelismo

Come ad ogni elezione si susseguono i cambi di casacca e i salti da un polo all'altro da parte di chi detiene pacchetti di voti in grado di assicurare un consenso elettorale importante e in grado di condizionare ex ante ed ex post la campagna elettorale e la maggioranza di governo fuoriuscita dal voto. Le truppe cammellate muovono l'esercito di candidati con l'intento di drenare voti da un lato e spaccare il consenso dall'altro cercando di creare divisioni all'interno di famiglie e/o gruppi politici ben radicati sul territorio. In una città dove regnano antiche corporazioni, dove la massoneria recita un ruolo fondamentale, dove la criminalità organizzata è stata sì spezzata dalla maxi inchiesta Rinascita Scott, ma non del tutto annichilita, ecco presentarsi agli elettori coalizioni dove all'interno regna tutto e il contrario di tutto.

Il centrodestra

Roberto Cosentino si presenterà agli elettori con sei liste: Oltre (la lista del candidato a sindaco), Forza Italia, Fratelli d'Italia, Forza Vibo, Vibo Unica e Indipendenza. Nella coalizione non ci sono perni fondamentali che ne fanno parte a livello nazionale, la Lega e Noi Moderati. La Lega a Vibo sostanzialmente non è pervenuta: niente simbolo di partito, mentre il coordinamento cittadino ha scelto di appoggiare il candidato del Centro, Muzzopappa. Medesima decisione per Noi Moderati, guidato a Vibo da Maria Rosaria Nesci. Cosentino sarà appoggiato anche da Vibo Unica ed Indipendenza, movimenti civici e partiti che nella legislatura che sta per volgere al termine sono stati all'opposizione del centrodestra. Emblematico il caso di entrambe le liste: Vibo Unica è il movimento civico fondato da Stefano Luciano nel 2015 quando decise di appoggiare la coalizione di centrodestra guidata da Elio Costa, mentre cinque anni prima lo stesso Luciano era stato eletto consigliere comunale d'opposizione nella lista Sinistra per Vibo in quota Slega la Calabria. Luciano fu uno dei perni della coalizione di centrodestra del 2015 e fu eletto presidente del Consiglio comunale. Poi nel 2019 abbandonò il centrodestra e passò tra le fila del centrosinistra candidandosi a sindaco sempre con la sua creatura civica Vibo Unica. Passato tra le fila del Pd, Luciano nel corso della legislatura si è sfilato anche dai dem passando nel partito di Azione. Sempre contrario al sindaco Maria Limardo, Luciano negli ultimi mesi è stato uno dei principali stakeholders della coalizione di centro che oggi sostiene Muzzopappa, salvo poi rompere con quest'asse e passare nuovamente con il centrodestra. Non potendo utilizzare il simbolo di Azione (il partito guidato dal consigliere regionale De Nisi ha scelto di rimanere al centro) è tornato ad utilizzare il simbolo di Vibo Unica: con lui alcuni fedelissimi come Claudia Gioia e Giuseppe Russo. Non meno eclatante il caso del partito di Indipendenza (la formazione politica guidata a livello nazionale dall'ex ministro Gianno Alemanno) guidato a Vibo dall'ex parlamentare Franco Bevilacqua. Quest'ultimo nel 2019 costruì una lista che si pose in antitesi al centrodestra andando a confluire nel centrosinistra: la lista Concretezza portò in Consiglio comunale l'ex assessore comunale di centrodestra Pietro Comito. Oggi però il ritorno a destra con l'appoggio a Cosentino.

Il Centro

Nella coalizione guidata da Francesco Muzzopappa ci sono movimenti civici e partiti. E allora ecco le liste: Identità territoriale, Vibo al Centro (dove dentro ci sono i simboli di Italia Viva e Italia del Meridione), Insieme al Centro (dove figurano i simboli dell'UDC, di Noi Moderati e di Legati al territorio), Cuore Vibonese Una Città Libera e, per finire, la lista di Azione con il simbolo del partito di Calenda. Anche in questo caso movimenti e "salti" da una coalizione all'altra: nella lista Insieme al Centro ecco il simbolo di Italia del Meridione, il movimento guidato dal sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco. A Vibo il deus ex machina di questo movimento è Franco Arena: quest'ultimo fu decisivo nel 2019 nell'elezione della figlia Azzurra con la lista del Partito democratico. E ancora, come non citare uno dei volti più influenti della politica cittadina, l'ex consigliere regionale Vito Pitaro in passato consigliere comunale e assessore. Vito Pitaro nel 2019 creò la lista Città Futura, un movimento capace di raccogliere quasi 2500 voti ed eleggere 5 consiglieri. Pitaro quattro anni prima era stato uno dei principali stakeholders del centrosinistra con la candidatura a sindaco di Antonio Lo Schiavo. Poi il passaggio a destra, l'accordo elettorale con Mangialavori e l'elezione nel 2021 a consigliere regionale con la lista Jole Santelli Presidente. Perno fondamentale della Giunta Limardo, la scorsa estate fa fare un passo indietro a ben quattro assessori (Chiaravalloti, Francica, Russo e Tripodi) in contrasto con il sindaco e il resto dell'esecutivo. Ora ha come obiettivo di far eleggere sindaco Muzzopappa, o, obiettivo più plausibile, essere arbitro della partita facendo determinare il proprio peso elettorale in un eventuale ballottaggio tra Cosentino e Romeo. Infine, ecco Azione: il partito di Calenda in città ha scelto di rimanere al centro. Il consigliere regionale Francesco De Nisi, candidato alle Europee, appoggia la causa di Muzzopappa. Due elementi però vanno considerati: Azione a livello regionale appoggia, di fatto, l'esecutivo Occhiuto, mentre a Corigliano Rossano (altro comune importante al voto) l'altro consigliere regionale del partito, Giuseppe Graziano, ha scelto di sposare la causa di Pasqualina Straface candidata del centrodestra.

Il centrosinistra

Il centrosinistra si presenta al voto con almeno quattro liste: Partito democratico, Movimento Cinque Stelle, Centro Studi Progetto Vibo, Progressisti per Vibo. Il candidato a sindaco Enzo Romeo, già presidente provinciale del Pd, ha radici democristiane ben solide: nel 1995 eletto presidente della Provincia di Vibo con il centrosinistra, nel 2000 candidato alle elezioni regionali con il centrodestra che all'epoca elesse presidente Giuseppe Chiaravalloti. Nella lista di diretta emanazione del candidato a sindaco, dovrebbe figurare anche Lorenza Scrugli consigliera comunale uscente: nel 2015 fu eletta nel centrodestra nella lista Vibo Unica, nel 2019 fu invece eletta sempre nel centrodestra nella lista Vibo Valentia da Vivere. Ora in questa tornata elettorale, dopo essere stata quasi fin da subito in questa legislatura in netto contrasto con le posizioni della maggioranza sulle Politiche Sociali, ha scelto di sposare la causa del centrosinistra.

 

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