Meno di una settimana al voto. Gli ultimi colpi di cannone da scagliare, gli ultimi dibattiti, le ultime scaramucce, gli ultimi passi per poter accaparrarsi quel voto che potrebbe essere decisivo per la vittoria finale.
Vibo Valentia, unico capoluogo di provincia chiamato ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale, affronta questa competizione elettorale con quattro candidati a sindaco. Il centrodestra (maggioranza uscente) punta sul dirigente della Regione Calabria, Roberto Cosentino, il centrosinistra punta su Enzo Romeo, odontotecnico e primo presidente della Provincia di Vibo, il centro sull'avvocato penalista Francesco Muzzopappa, Rifondazione Comunista tenta la carta Marcella Murabito.
Abbiamo realizzato delle video interviste ai quattro candidati individuando alcuni dei macrotemi più complessi e che riteniamo siano fondamentali nell'economia dello sviluppo e del benessere collettivo di una cittadina di 31 mila abitanti che annaspa sotto tanti punti di vista. Quattro i temi messi sul tappeto, più l'appello finale agli elettori
- Sanità e ospedale;
- Acqua;
- Sistema bibliotecario e parco archeologico;
- La città e lo scollamento con le frazioni
Abbiamo dato la possibilità ad ognuno di loro di rispondere entro il massimo di due minuti per ogni domanda, compreso l'appello agli elettori. Di seguito, ecco le video interviste (pubblicate nell'ordine in cui l'elettore vedrà i candidati sulla scheda elettorale).
Francesco Muzzopappa (centro)
Sanità e ospedale. "I cittadini non devono aspettare il nuovo ospedale per essere adeguatamente curati. Bisogna fare degli investimenti importanti per rendere perfettamente agibile l'ospedale che già abbiamo. Devono riaprire tutti i reparti che sono stati chiusi. E' inutile parlare di accorpamento di reparti quando sappiamo tutti che il reparto di malattie infettive è stato chiuso, quando sappiamo tutti che il reparto di medicina è stato ridotto a dieci unità. Chi rappresenta in questo momento le istituzioni, chi ha responsabilità dirette, io penso debba vergognarsi e altrettanto dovrebbero fare gli amministratori locali che non alzano la voce, anzi assumono una posizione succube rispetto a queste decisioni".
Acqua. Noi interverremo nella maniera che sarà necessario. Anche questo è un argomento che dovrà essere affrontato immediamente perchè è un'altra situazione intollerabile. E non avremo remore ad agire e ad aggredire quei settori che rendono questa situazione così disgustosamente negativa verso il territorio e verso gli abitanti delle frazioni".
Sistema bibliotecario e parco archeologico. "E' un'istituzione che dovrà essere salvaguardata al di là di quelle che sono le responsabilità rispetto alle quali aspetto le decisioni definitive. Se quello che dicono è effettivamente avvenuto, non vi è dubbio che c'è una responsabilità non solo di coloro i quali hanno amministrato, ma soprattutto della politica che è stata veramente cieca. Sui siti archeologici, tema che riguarda la cultura e il turismo, noi li apriremo immediatamente perchè non è possibile che un tesoro rimanga sottratto alla fruibilità dei turisti e dei cittadini vibonesi. Vogliamo ripristinare una filiera della cultura che non potrà che portare benefici all'economia e al turismo".
La città e lo scollamento con le frazioni. "Noi riconosciamo, io riconosco l'identità territoriale di ciascuna delle nostre frazioni. Riconosceremo pari dignità a tutte le frazioni rispetto al centro, questo penso che sia il primo passo da fare per far capire ai cittadini delle nostre frazioni che l'attenzione nei loro confronti è massima e che non saranno trattati da figliastri e nè tantomeno saranno mortificati da una politica disattenta e a volte anche in malafede".
L'appello finale. "Non c'è dubbio: noi vinceremo queste elezioni. E la prova che le elezioni le vinceremo è data dal fatto che i pupari del centrodestra stanno facendo a gara per andare a raggiungere i nostri candidati e chiedere il voto disgiunto. Questo certifica il loro stato di debolezza. Voglio dire loro di stare calmi ed essere molto cauti perchè sto cercando di capire cosa è successo e non avrò remore a rivolgermi alle autorità competenti per denunciare questo comportamento che io non tollero. Ai cittadini dico che la coalizione di centro è l'unica che ha le risorse per un rilancio immediato del territorio vibonese. Solo fidandovi di noi potete contare sul vostro benessere, diversamente saranno anni bui. Votateci con fiducia, con orgoglio e con fierezza perchè noi vinceremo queste elezioni".
Enzo Romeo (centrosinistra)
Sanità e ospedale. "Bisogna rafforzare i servizi esistenti, provare a riportare i reparti che sono stati chiusi e far sì che gli operatori possano lavorare nel migliore dei modi programmando ciò che è necessario utilizzando i fondi che sono enormi e che non sono stati utilizzati finora. La nostra è una visione di sanità completa e determinata: il sindaco di una città capoluogo ha una funzione importantissima nella conferenza dei sindaci nel definire insieme agli altri sindaci ciò di cui la sanità ha bisogno. Ciò che la sanità dev'essere: un servizio ai deboli, un servizio pubblico che non si risparmia e che dà a chiunque la possibilità di potersi curare nella propria città".
Acqua. "Quindici anni di amministrazione di centro e di destra non hanno portato a nessun risultato. Immediatamente bisogna cominciare a pensare all'emergenza, come al solito in ogni estate e poi programmare ciò che non è stato programmato. L'Arrical dovrà fare i conti con un'amministrazione sicuramente nuova e che darà le linee di determinazione sulle emergenze e su ciò che dev'essere un servizio integrato da un punto di vista idrualico e fognario. I problemi dei depuratori sono problemi che conosciamo da tantissimo tempo e quindi dobbiamo fare in modo che ci sia un efficientamento. Bisogna volere a tutti i costi che le aziende che gestiscono i depuratori determinino un'efficienza dei depuratori. Si deve passare dalle parole, finalmente ai fatti".
Sistema bibliotecario e parco archeologico. "Nel nostro programma noi intendiamo far sì che ci sia la possibilità di utilizzare la struttura e l'ambiente culturale del Sistema Bibliotecario come prossimo polo di alta formazione tecnologica. Da qui si partirà per definire eventuali corsi di laurea che potremmo aprire e che sono inerenti a ciò che sono le nostre peculiarità territoriali: agroalimentare, turismo, sviluppo digitale. Nel frattemo siamo in attesa che la giustizia faccia il proprio corso e noi siamo convinti che tutto ciò che sta avvenendo possa essere chiarito secondo i temi di legge. Sul parco archeologico io dico che i siti archeologici non possono essere gestiti da associazioni inesperti. Abbiamo nelle mani la possibilità di utilizzare dei beni di una preziosità unica e abbiamo necessità di utilizzarli e farli fruire, di fare che possano essere da volano di sviluppo economico. Abbiamo la necessità che tutto ciò che possa diventare economia ottimale per questa città venga utilizzata nel migliore dei modi".
La città e lo scollamento con le frazioni. ""Occorrono dei progetti integrati che non vedano le frazioni come un corpo a parte, ma un corpo unico con la città centro. Siamo convinti che per fare politica serve una mentalità democratica e mettere tutti i cittadini allo stesso livello: non ci sono a Vibo cittadini di Serie A e di Serie B. I cittadini di Vibo Marina sono identici ai cittadini di Vibo centro e delle frazioni. Occorre determinare una mobilità interna obsoleta con due pullman che fanno avanti e indietro senza una definizione dei percorsi e degli orari. Occore un sistema di mobilità interna che veda almeno 3-4 parcheggi di primo scambio con delle navette tra centro e periferia. Le frazioni devono essere integrate in un tessuto socioculturale che è sempre stato un obiettivo dell'area progressista".
L'appello finale. "Questi quindici anni di centro e di destra hanno portato la città all'impossibilità di una vita economica. Il futuro di questo città non può che essere dato dall'area progressista con Enzo Romeo sindaco. Lasciamo da parte le parentele, le clientele e i cerchi magici dando la possibilità ad Enzo Romeo di definire, creare e realizzare un progetto vero per questa città".
Marcella Murabito (Rifondazione Comunista)
Sanità e ospedale. "Da oltre vent'anni il cantiere del nuovo ospedale è aperto e di prime pietre ne sono state depositate decine e decine. Anche questa volta non crediamo alle promesse del commissario Occhiuto. Dobbiamo difendere la struttura attuale: il vecchio ospedale è fatiscente, svuotato di servizi e con risorse umane ridotte al lumicino. Non è vero che non si trovano i medici, evidentemente i bandi per come sono concepiti non sono attraenti. Bisogna tornare ad investire sulla sanità pubblica. Noi come cittadini da oltre un anno ci battiamo ad altre associazioni con presidi davanti all'ospedale per chiedere i diritti del malato e non lo facciamo a favore di telecamera. Sfruttare il diritto alla sanità come tema elettorale lo troviamo veramente deplorevole"
Acqua. "E' un punto fondamentale del nostro programma. Vibo è una città che non dispone di acqua potabile, una questione irrisolta e piena di promesse mai mantenute. L'acqua deve essere pubblica e siamo per cercare fonti idriche autonome anche perchè Vibo è una città piena d'acqua. Non abbiamo bisogno dell'acqua dell'Alaco, ma possiamoa avviare un percorso autonomo. A fronte di un servizio inesistente, paghiamo le tariffe più alte. Queste entrate dove vengono sprecate?"
Sistema Bibliotecario e parco archelogico. "Una situazione che non ci coglie di sorpresa. Una coltre in cui nulla è chiaro e rendicontato al cittadino. Una città che viene privata di un sistema di cultura perchè ingessato nelle mani di un sistema di potere più o meno radicato nel nostro territorio. Se allarghiamo lo sguardo vediamo connivenze anche con l'amministrazione e chi poteva intervenire non l'ha fatto. Occorrono trasparenza, legalità e gestione collettiva della cosa pubblica. Sui beni culturali è un disastro. Ci sono comunità che sanno valorizzare i loro tesori avendo anche meno rispetto a Vibo. Anche qui era stato proposto un piano di gestione dei beni culturali, questo protocollo era stato firmato dalla precedente amministrazione e messo nel cassetto dall'attuale".
Vibo e lo scollamento con le frazioni. "Noi partiamo dal concetto che quella di Vibo è una comunità unica. Lo sviluppo di Vibo Marina non è fine a sè stesso, significa sviluppo dell'intera città e bisogna mettere innanzitutto in connessione le frazioni. E poi gestire la città come un unicum".
L'appello finale. "Bisogna tornare a votare e noi ci rivolgiamo a tutti i cittadini che da tempo hanno rinunciato a farlo. E' unica arma che abbiamo per esprimere la nostra volontà. Voteremo anche per le europee e l'esigenza primaria di noi cittadini è quello di chiedere la pace. Non vogliamo la guerra in Europa e nel mondo. Per le comunali noi ci siamo messi a disposizione per ricostruire l'interesse della collettività. Segnamo una netta differenza tra noi e gli altri: il centrodestra ogni volta si ripropone come nuovo, ma cambia soltanto la cover. Il centrosinistra che ha sprecato in questi vent'anni la fondamentale possibilità di fare una qualunque significativa opposizione e un centro che si millanta come nuovo, ma che è invece un trasformismo spinto. Il riscatto di questa città deve partire da noi cittadini: noi ci siamo messi a disposizione, adesso tocca a voi".
Roberto Cosentino (centrodestra)
Sanità e ospedale. "La sanità per me è innanzittutto territorio, integrazione socio-sanitaria. Il sindaco si deve occupare di interloquire con le istituzioni, ma la chiave di volta è l'integrazione socio-sanitaria e fare in modo che l'aggregazione di servizi siano vissuti realmente come servizi. Basta clientele, ma più servizi".
Acqua. "Rispetto alla rete idrica e all'equilibrio ambientale, Vibo non può rimanere isolata. Bisogna inviduare una risorsa importante da un punto di vista finanziario per mettere mano a tutta la rete idrica. Ragionare con le toppe senza investire in una progettualità di lungo periodo ci fa andare a sbattere. Sulla depurazione dobbiamo dialogare con Arrical e con quello che rimane del Corap. Bisogna fare prevenzione e fare in modo che la parte depurativa sia collegata alla parte sul dissesto idrogeologico. Serve fare rete con le altre istituzioni e determinazione nella gestione e negli affidamenti di tutti quelli che sono i compiti che il privato deve e può svolgere".
Sistema Bibliotecario e parco archelogico. "La storia deve essere qualcosa che è il presente. Io innanzitutto cambierei il nome del sistema bibliotecario. Vorrei uscire da questo equivoco che la cultura si fa al chiuso del palazzo. Teatro e parchi devono fare in modo che si generi curiosità: non possiamo pensare alla cultura solo come l'occasione di conferenze o di spazi divulgativi. Noi dobbiamo fare investimenti di lungo periodo dando un senso di sistema a tutto l'offerta culturale. Vibo cerniera di un territorio: è l'infrastruttura più grande che abbiamo e dobbiamo sfruttarla con equilibrio, raziocinio e con tutte le risorse che ci sono e che devono essere ben amministrate e ben indirizzate".
Vibo e lo scollamento con le frazioni. "Conoscevo le nostre dieci frazioni, ma guardarle e attraversale in questo periodo mi sta facendo cambiare punto di vista. La cosa che mi ha colpito ascoltando le persone è che quando parlano della propria terra lo chiamano il mio paese in rapporto alla città come se fossero realtà steccate. Dobbiamo sentirci comunità e dobbiamo farlo con azioni concrete. Ogni realtà devono essere i momenti importanti di tutta Vibo. Una festa a Vena Media dovrà essere centro di Vibo, dovremo essere lì e fare in modo che quel momento sia per tutti uno stimolo di aggregazione e di appartenenza. Sulle Marinate e sulle aree costiere ci sarà una scelta precisa di governance importante con un assessorato. Bisogna dare valore all'unità nelle differenze: per la me la differenza è una ricchezza e dobbiamo metterle insieme perchè sia davvero la prospettiva che ci tiene insieme".
L'appello finale. "Siamo tutti impegnati alla mia squadra ad intercettare il voto di voi vibonesi perchè Vibo possa essere rinnovata, cambiata e possa avere quella svolta che merita. Sono sicuro che chi voterà per i candidati delle mie liste convergerà decisamente anche sul mio nome. Io confido, invito e sono sicuro che tanti ragazzi che votano per la prima volta e tante persone che non sarebbero andate a votare questa volta lo faranno credendo nella proposta che sto portando avanti. E anche quanti non si rivedono nei candidati a sindaco delle liste alternative sono sicuro che lo faranno convergendo sul mio nome. Vibonesi, pensateci con consapevolezza, con passione, con senso di appartenenza. Pensate a che tipo di sindaco volete alla guida della nostra città e sono sicuro che con questo spirito sceglierete e sceglierete Roberto Cosentino".
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