L’insediamento del nuovo primo cittadino è atteso per l’inizio della prossima settimana. Un passaggio di consegne che rappresenta, indubbiamente, l’avvio di una nuova fase. Subito dopo, Enzo Romeo dovrà iniziare a lavorare per arrivare, nel giro di qualche settimana, entro la metà di luglio, verosimilmente, alla formazione del nuovo esecutivo. Profili peculiari, indicazioni dei partiti, personalità di rilievo, esperti di specifici settori sono tutte opzioni possibili per il neo capo dell’amministrazione che al momento riflette ed ovviamente tace, in attesa di avviare le consultazioni. Ebbene, il primo nodo da affrontare è senza ombra di dubbio quello legato al Bilancio. In tal senso, il sindaco ha già fatto il punto della situazione con dirigenti e tecnici di palazzo “Luigi Razza”, per prendere atto dello stato dell’arte, al di là di quanto è già noto alla collettività. E sebbene l’onta del dissesto sia stata provvisoriamente allontanata, con l’adesione al fondo di rotazione pluriennale, il settore contabile rappresenta senza alcun dubbio un ambito sul quale tenere accesi i riflettori. Per questa ragione, si potrebbe virare in direzione di un “super tecnico”, dalle qualità non sospette ed al di sopra delle parti. Bilancio a parte, sotto osservazione ci sono anche altri settori e diversi tra gli eletti. Dai Lavori pubblici alle Politiche sociali passando per il Commercio e il Porto, quali sono le frecce all’arco del primo cittadino? Indubbiamente, sul fronte del Welfare, la rielezione di Lorenza Scrugli (Centro Studi Progetto Vibo) potrebbe essere un punto di partenza significativo. E tra gli eletti non è escluso che possano entrare in giunta almeno due tra i consiglieri del Partito democratico. Tre i nomi in ballo: Stefano Soriano, Antonio Iannello e Laura Pugliese. Non sarà nella squadra di governo, invece, Francesco Colelli, attuale segretario cittadino, divenuto consigliere comunale. Quanto alla Presidenza del Consiglio, bisognerà comprendere bene quale criterio individuare per la possibile elezione. Molte strade condurrebbero a Marco Talarico ma il condizionale è più che d’obbligo in questo caso. Si potrebbe anche optare per un criterio diverso, legato alle preferenze ottenute. In quel caso, qualora non entrasse in giunta, sarebbe più che probabile la scelta di Stefano Soriano, già capogruppo dem e con un’esperienza di ben due consiliature alle spalle. Per quel che concerne il vicesindaco, infine, la partita è aperta tra le due principali forze che hanno sostenuto il primo cittadino. Potrebbe essere appannaggio del gruppo Liberamente Progressisti di Lo Schiavo, o in alternativa, del Movimento Cinquestelle.
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