Il Tribunale di Catanzaro (prima sezione civile) ha annullato la delibera con cui l’Anac (l’Autorità nazionale anticorruzione), nel febbraio del 2021, aveva multato i componenti dell’epoca della Giunta Mascaro – che al momento della sanzione era stata sospesa dal Tar – per l’omessa adozione del Piano anticorruzione 2020/2022 rilevando che si sia trattato solo del mancato aggiornamento dello strumento.
I giudici hanno dunque ritenuto fondate le ragioni del sindaco Paolo Mascaro, del vicesindaco Antonello Bevilacqua, degli assessori Sandro Zaffina e Luisa Vaccaro, degli ex assessori Giovanni Francesco Luzzo, Teresa Bambara e Giorgia Gargano, nonché dell’ex segretario generale del Comune, Pasquale Pupo, difesi dagli avvocati Dina Marasco e Francesco Bevilacqua.
Il giudice ha inoltre condannato l’Autorità nazionale anticorruzione alla rifusione, in favore dei ricorrenti, delle spese di giudizio quantificate in 8mila euro.
La sanzione adottata all’epoca era stata di 1000 euro ciascuno ed era quella minima prevista dalla legge. Nella delibera annullata l’Anac segnalava che sia il segretario che la giunta fossero «consapevoli dell'inadempimento che si reiterava per il secondo anno consecutivo». Il che, tra le altre cose, testimonia che anche nel 2019 il Piano non fu aggiornato, benché non ci fosse stato nessun provvedimento nei confronti della triade commissariale in carica all’epoca.
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