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Bilancio di previsione, bando rifiuti, questione politica. Sono tre dei principali nodi che l’amministrazione comunale sarà chiamata ad affrontare e sciogliere nel giro di qualche settimana. Nodi in qualche modo legati tra loro: dopo l’ok al bilancio dovrà arrivare anche quello al Piano economico e finanziario (Pef) relativo all’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata; ma senza numeri in Consiglio, e si arriva così alla questione politica, nessuno di questi passi potrebbe compiersi.
Il bilancio è approdato nei giorni scorsi in commissione. La seduta consiliare per la discussione dovrebbe essere convocata per la fine di febbraio, dunque oltre la fatidica data del 24 entro la quale sarebbe ancora possibile il putsch con le dimissioni contestuali di almeno 17 consiglieri, lo scioglimento e il ritorno alle urne a primavera; lo stesso effetto si avrebbe con un voto contrario sul bilancio. Da qui la strategia della coalizione che sostiene l’amministrazione Fiorita di andare oltre quella data, immaginando che nessuna forza di opposizione, così come un eventuale fuoco amico, intenda affidare l’ente a un commissario.
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