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Comune di Vibo, nomina del Capo di gabinetto. Romeo: «Nessuna crisi, scelta legittima»

Il sindaco rigetta tutte le accuse e parla di «malinteso» con il gruppo del Partito democratico. Romeo poi attacca l’ex Giunta sulle assunzioni ma Limardo replica: «Con noi trasparenza»

Due giorni di gelo. Poco meno. Poi, il sindaco della città Enzo Romeo, dinanzi al pesante j’accuse delle opposizioni, rompe gli indugi e spiega le ragioni che lo hanno portato alla nomina di Gianpiero Menniti a capo di gabinetto, suscitando la reazione del Pd che non ha preso parte alla Giunta nella quale è stata sottoscritta l’apposita delibera.
Non fa retromarcia, sia chiaro, ma decide di incontrare i media soltanto dopo aver incontrato una delegazione dem, costituita dal capogruppo Francesco Colelli, dagli assessori Stefano Soriano e Vania Continanza, e dal segretario provinciale Enzo Insardà.

«Ho agito nel pieno rispetto della legge – spiega –. E quello che ho fatto rientra perfettamente nelle mie prerogative. Peraltro, la vecchia amministrazione individuato e assunto una persona a tempo indeterminato come collaboratore del sindaco. Nel mio caso, la nomina durerà soltanto fino a conclusione di questa consiliatura». E le tensioni con il Pd? Possono considerarsi già superate? «È stato tutto chiarito – sostiene il capo dell’esecutivo –. Si era verificato un malinteso, forse perché reciprocamente, io e loro, avremmo dovuto fare un passo in avanti in più».
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