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La “Rete di Trieste” sbarca a Lamezia. In campo le associazioni cattoliche

Il network è formato da centinaia di amministratori e cittadini e mira a unire progetti dal basso. Ha un imprinting politico nell’ottica di collaborazione con territori, partiti e movimenti civici

Dopo Reggio Calabria e Cosenza, anche a Lamezia si presenta il nuovo movimento “Rete di Trieste”, un network, anzi, formato da centinaia di amministratori e cittadini cattolici – attualmente circa 1000 – che mira alla messa in rete di progetti e iniziative dal basso e con un imprinting politico in ottica di collaborazione con i territori, con i partiti, con i movimenti civici. Un’esperienza nata proprio a Trieste durante la cinquantesima settimana sociale dei cattolici, l’anno scorso, e nell’ultimo mese di febbraio diventata concreta in una due giorni a Roma.

Appuntamento lametino promosso da don Francesco Farina, direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali, il lavoro, la giustizia e la pace; Alfredo Saladini, presidente della Consulta aggregazioni laicali della Diocesi lametina; Giuseppe Costanzo, presidente Azione Cattolica lametina; Carlo Bernardo, responsabile Forum delle Famiglie; Lorenzo Benincasa, responsabile Comunione e Liberazione; Pino Campisi, presidente regionale di Acli Terra Calabria. Presente anche il coordinatore regionale per la Calabria della Rete di Trieste, Giuseppe Marino.
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