Catanzaro, Crotone, Vibo

Mercoledì 17 Settembre 2025

Confusione e ritardi in Calabria nella disponibilità di Farmaci in distribuzione per conto, Bruni (Pd): “Sistema paralizzato, cittadini lasciati soli”

Amalia Bruni

“Da diversi giorni ricevo segnalazioni da parte di pazienti e familiari riguardo alla mancata disponibilità di farmaci in distribuzione per conto (DPC) in vari territori della Calabria. Si tratta spesso di medicinali innovativi, destinati a patologie oncologiche o a malattie rare, con costi molto elevati che oggi ricadono interamente sui pazienti e sulle loro famiglie, costrette all’acquisto diretto”. È quanto dichiara Amalia Bruni, consigliera regionale del Pd e candidata al Consiglio regionale nell’Area Centro. “Il sistema DPC, attivo ormai da anni, ha rappresentato un aiuto concreto nell’ambito del servizio sanitario, permettendo un accesso più semplice ai farmaci e garantendo allo stesso tempo un risparmio per le casse regionali. È legittimo quindi chiedersi: perché si stanno verificando queste disfunzioni? La Regione non ha forse provveduto per tempo ad avviare le gare?”, afferma ancora Bruni. “Di norma, infatti, la Regione raccoglie i fabbisogni delle Aziende sanitarie sui farmaci ammessi alla distribuzione per conto e procede alle gare, realizzando economie di scala che tutelano sia i cittadini che il bilancio regionale. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a disposizione terapie sempre più efficaci, in particolare contro le malattie oncologiche. Lasciare i pazienti senza farmaci, oggi, significa compromettere cure essenziali e negare diritti fondamentali. Tra le cause di questa situazione – prosegue Bruni – c’è anche lo smantellamento del Dipartimento Salute. Da tempo denunciamo come la scelta dell’ex presidente della Regione di puntare tutto su Azienda Zero, indebolendo contemporaneamente il Dipartimento, avrebbe prodotto confusione e danni. E così è stato: ad oggi Azienda Zero è di fatto inattiva, la sua stazione appaltante paralizzata, mentre il Dipartimento Salute si ritrova senza 6 dirigenti di settore su 11, tra cui quello della farmaceutica, tutti incarichi affidati ad interim”. “La farmaceutica, dopo il personale, rappresenta la seconda voce di spesa del sistema sanitario. La mancanza di governo di questo settore non solo crea gravi disagi ai pazienti, ma genera anche pesanti ricadute economiche sulle casse della Regione. Siamo di fronte a uno dei tanti disastri della gestione Occhiuto: i cittadini calabresi meritano risposte e un servizio sanitario efficiente, non continue emergenze e disservizi”, conclude Amalia Bruni.

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