Il post regionali, Lo Muto: “Adesso pensiamo a San Gregorio. Serve unità, visione comune e spirito costruttivo per il 2026”
A urne ormai chiuse per le regionali del 5 e 6 ottobre, mentre la Calabria si risveglia tra conferme e rinnovate aspettative, a San Gregorio d’Ippona c’è chi già guarda avanti, con lo sguardo rivolto a maggio 2026, quando il piccolo comune dell'entroterra vibonese tornerà al voto per scegliere il nuovo sindaco. Gregorio Lo Muto, figura dell’attivismo politico locale, rompe il silenzio post-elettorale e, con tono misurato ma fermo, lancia un appello alla riflessione e alla coesione. “Abbiamo il dovere di aprire una nuova stagione di dialogo, progettualità condivisa e senso delle istituzioni. Le regionali hanno detto molto sulla volontà progettuale dei calabresi, ma ora il nostro orizzonte locale deve essere San Gregorio”, esordisce Lo Muto, con la pacatezza di chi sa che i tempi della politica non sono quelli del clamore, ma del lavoro paziente.
“Non è tempo di personalismi”
“L’appuntamento del 2026 non può e non deve ridursi a un regolamento di conti tra fazioni politiche di 5 anni fa o ambizioni personali, ma rappresentare un momento di svolta, in cui i cittadini tornino protagonisti, non solo spettatori passivi di logiche che non li rappresentano più”, prosegue Lo Muto, scegliendo parole pesate al milligrammo, com’è nel suo stile, quasi a voler ricordare una stagione politica in cui contava più il contenuto che la forma.
“Aprire le porte, non chiuderle”
Allontanando ogni spirito di contrapposizione, Lo Muto richiama più volte il valore del confronto: “Serve un progetto comune,civico,aperto, inclusivo, che non tema la diversità delle idee - anche tra poli opposti - ma la valorizzi. Non è il momento di chiudere le porte, ma di spalancarle a chi ha a cuore il bene del nostro paese. Dobbiamo saperci parlare, anche quando non siamo d’accordo. Questo vale tra tutte le forze politiche”. Un riferimento, neanche troppo velato, alle tensioni politiche che hanno spesso segnato la scena locale negli ultimi anni e fino agli ultimi giorni post regionali.
“Unità si ma con metodo”
A chi gli chiede se ci sia già un’idea di lista civica, o una proposta di candidatura con qualche altra lista in cantiere, Lo Muto risponde con il tipico aplomb: “Ogni percorso ha bisogno dei suoi tempi. Prima di parlare di nomi e/o accostamenti a progetti politici unitari, dobbiamo parlare di idee per il cittadino, di metodo e di visione politica comune. Solo così si costruisce qualcosa che duri nel tempo e che non si sbricioli al primo voto contrario in consiglio comunale”.
“Riavvicinare la comunità alla politica”
Nel suo appello non manca il richiamo a un rinnovato rapporto tra cittadini e istituzioni: “San Gregorio ha bisogno di ritrovare fiducia.Solo così possiamo tornare a essere una comunità che guarda al futuro con serietà, senza illusioni ma con speranza concreta”. E poi l'appello ai più giovani per una nuova stagione della politica... Con questo intervento, Lo Muto sembra voler gettare le basi per un nuovo corso. Nessuna rottura netta col passato, nessuna rivoluzione alla Robespierre bensì una “transizione ragionata” come ama definirla lui stesso. Il suo è un messaggio che richiama ai valori della moderazione,del dialogo persino tra barricate politiche diametralmente opposte da anni, della coesione, ma con lo sguardo rivolto a una realtà che cambia e che chiede risposte nuove, senza rinunciare alle radici di San Gregorio. È proprio attraverso la partecipazione dei più giovani che può questo paese veramente cambiare con un salto di qualità che sta già in parte avvenendo. “Abbiamo bisogno di ricostruire un patto civico, che parta dai bisogni reali delle persone, dalle scuole, dalla viabilità, dall’attenzione ai giovani e agli anziani. Non c’è una San Gregorio di destra o di sinistra, c’è una San Gregorio che vuole vivere meglio. Lavoriamo insieme per questo obiettivo”.
Il rapporto con l'Amministrazione Farfaglia
“Negli ultimi 2 anni ho rivalutato molto l'operato dell'amministrazione Farfaglia. Come ho spesso sostenuto anche al nostro Sindaco, se fin da ragazzino mi sono avvicinato alla politica è anche grazie a lui fin dalla tornata elettorale del 26 e 27 maggio 2002. È una cosa che gli riconosco e sono felice di farlo anche pubblicamente. Rispetto molto il suo lavoro e l'impegno che ci mette per San Gregorio. Abbiamo un buon dialogo e se dovesse decidere di proseguire nel progetto di buona amministrazione per San Gregorio, puntando su figure nuove come me, penso che potrei rendermi disponibile per lui”. Gregorio Lo Muto, con il suo tono mite ma determinato, sembra voler presagire che le identità politiche non siano barriere ma punti di partenza per un confronto leale in un territorio dove già si scaldano i motori della politica in vista delle prossime amministrative.