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WeBuild scommette: il Ponte sullo Stretto di Messina sarà realtà

L’amministratore delegato della società, Pietro Salini, sicuro sulla fattibilità della mega opera pubblica. L’incontro in Regione con i primi giovani assunti. «Ne recluteremo 8mila entro i prossimi anni». De Gennaro (Eurolink): «Collaboreremo con le istituzioni competenti per il rispetto della legalità»

Calabria e Sicilia sono il principale bacino a cui attingerà WeBuild per la maggior parte delle 8mila assunzioni da effettuare all’incirca nei prossimi due anni. A dirlo è stato Pietro Salini, amministratore delegato dell’importante gruppo imprenditoriale impegnato in opere infrastrutturali in 52 Paesi nel mondo. Lo ha fatto dal dodicesimo piano della Cittadella della Regione Calabria dove, assieme al presidente della Giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, e all’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Giovanni Calabrese, ha incontrato i primi 45 operai specializzati in formazione selezionati dal gruppo di 300 che avevano presentato domanda per essere ammessi al corso prodromico all’assunzione, si stima, dell’80% degli ammessi. Il corso, che ha preso il via proprio ieri, e si protrarrà per i prossimi mesi prima della definizione delle assunzioni. Successivamente, ci sarà spazio per altri due “recruiting day” in cui saranno raccolte ulteriori adesioni al programma di formazione finalizzato all’inserimento lavorativo.

Quanto alle prospettive occupazionali del gruppo, il numero uno di WeBuild è entrato più nel dettaglio: «Nei mesi scorsi avevamo annunciato diecimila assunzioni: duemila persone le abbiamo già assunte nel 2023, ne rimangono ancora ottomila di cui una grossa parte al Sud. Circa seimila persone devono essere assunte fra Calabria e Sicilia: è una grande opportunità».

Visibilmente soddisfatto Roberto Occhiuto: «Sono molto contento perché in poche settimane, grazie all’impegno congiunto di Regione e WeBuild, hanno già preso il via i corsi che permetteranno ai ragazzi di trovare lavoro in WeBuild, nelle opere che già stanno realizzando. È molto bello dare a questi giovani la possibilità, se lo vorranno, di lavorare vicino casa, ma soprattutto la possibilità di costruire le infrastrutture della loro regione».

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