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Il “Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche” fa tappa a Catanzaro: riflessione, aggiornamento e sensibilizzazione

Partecipazione, coinvolgimento e propositi di fare rete: sono stati questi alcuni dei momenti caratterizzanti la tappa catanzarese del “Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche”. L'iniziativa, organizzata dall’Ordine Provinciale delle Professioni Infermieristiche (Opi) di Catanzaro, ieri ha animato la sala convegni Musmi del Parco della Biodiversità Mediterranea “Michele Traversa”, nell'ambito dell’ importante campagna nazionale  promossa dalla Società Italiana di Cure Palliative (Sicp), dalla “Fondazione Maruzza” e dalla Rete informale degli “Innamorati delle Cure Palliative Pediatriche”.

Un Incontro Essenziale per la Comunità e i Professionisti

L'evento, intitolato "Giro dopo Giro: le cure palliative portano speranza e respiro", ha rappresentato una giornata intensa di formazione e informazione su un tema tanto delicato quanto essenziale per la sanità e la società. La manifestazione ha coinvolto un pubblico eterogeneo, inclusi professionisti sanitari (infermieri, infermieri pediatrici, medici chirurghi, psicologi), studenti, volontari, e rappresentanti del mondo politico ed ecclesiastico.

L'obiettivo era creare un momento condiviso di riflessione, aggiornamento e sensibilizzazione sull'importanza e l'applicazione delle cure palliative. Tra le proposte maggiormente caratterizzanti la giornata, quella di insistere sul lavoro d’insieme e, in scia al tema ufficiale del “Giro”, provare a convincere le comunità a diventare “palliattive”.

Come ha ricordato Claudia Preite Martinez, responsabile del progetto Giro e membro della “Fondazione  Maruzza”,  «è necessario che i cittadini acquistino consapevolezza sulla decisità delle cure palliative pediatriche,  che non sono solo un approccio terapeutico, ma un vero e proprio supporto multidisciplinare volto a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie inguaribili e delle loro famiglie».

Un approccio mentale diverso, dunque, che la presidente Opi Catanzaro, Giovanna Cavaliere, ha trasferito nelle sue parole: «Nel corso del momento convegnistico -  evidenzia -  è stata avanzata la proposta di istituire un apposito e specifico tavolo tecnico in seno alle società scientifiche,  tra cui emergono la Sip e la Siaarti, del quale facciano parte operatori realmente attivi sul territorio in  ambito di cure palliative. Tra gli altri, la dottoressa Daniela Concolino, direttore della Soc di Pediatria specialistica e malattie rare all’Azienda “Dulbecco” di Catanzaro e professore di Pediatria all’Università Magna Graecia di Catanzaro, ha assunto l’impegno di contribuire in maniera fattiva alla costituizione del gruppo di lavoro».

A proposito del territorio, nel messaggio inviato dal generale Antonio  Battistini, commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, ha auspicato che «le esperienze sul campo ci richiamino con forza all’urgenza di sviluppare e salvaguardare con convinzione e continuità la cultura e la pratica delle cure palliative, ancora troppo marginale ma assolutamente centrale per la dignità delle persone nella fase terminale della vita».

Anche la dottoressa Simona Carbone, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria “R. Dulbecco”   ha arricchito di spunti la discussione affidandosi al messaggio in cui ha  auspicato «il rafforzamento della sinergia multisettoriale affinché le cure palliative pediatriche trovino sempre maggiori e concreti riscontri».

Da un messaggio all’altro: come quello in video dell’arcivescovo di Catanzaro – Squillace mons. Claudio Maniago. «Ciò che non deve abbandonarci mai – ha sottolineato il presule – è la speranza  che fa leva sull’idea, cristiana e medica, che non esistono malattie incurabili e inguaribili. Ecco perché le famiglie non vanno lasciate sole. Le istituzioni e la comunità devono spingere in questa direzione».

Si punta, dunque, sul territorio. Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro, ha ricordato come «la città sia sempre stata pronta a recepire le istanze di aiuto e sostegno a chi ne ha bisogno».

La partecipazione attiva e l'interesse dimostrato durante la giornata, soprattutto nella camminata iniziale che ha fatto da cornice alla  fiaccola  con il logo del “Giro” portata nella sala da vispi e allegri bambini, hanno confermato la crescente necessità di affrontare apertamente il tema delle cure palliative, promuovendone la conoscenza e l'accesso.

L'Opi Catanzaro esprime grande soddisfazione per il successo dell'evento, che ha contribuito a rafforzare la consapevolezza sul ruolo fondamentale delle cure palliative nel garantire dignità e qualità della vita ai pazienti e ai loro familiari. L'impegno dell'Opi Catanzaro e dei partner nazionali prosegue dandosi appuntamento all’edizione 2026 con l'obiettivo di sostenere lo sviluppo di servizi sempre più qualificati e di diffondere una cultura di cura e accompagnamento che ponga al centro la persona.

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