
Promuovere il benessere emotivo, cognitivo e sociale dei giovani pazienti, trasformando il tempo della cura in uno spazio di creatività, relazione e scoperta. È questo l’obiettivo di “Libera-mente”, il progetto ideato e coordinato dal dottor Giuseppe Raiola, direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Renato Dulbecco” diretta dal commissario straordinario, dottoressa Simona Carbone.
Il dottore Raiola è il responsabile scientifico del progetto che vedrà la collaborazione di professionisti come la dottoressa Maria Concetta Galati, direttore del Dipartimento di Oncoematologia; della psicologa Ilenia Sabato e della filologa Noemi Doria.
Il programma è stato pensato per offrire ai bambini e agli adolescenti seguiti nei reparti specialistici un percorso strutturato di attività educative, artistiche e relazionali, mirato a rafforzare la resilienza, superare momenti di fragilità e favorire l’inclusione.
“Libera-mente” combina colloqui clinico-psicologici, laboratori creativi, letture guidate e progetti multimediali, come la realizzazione di un podcast ideato e prodotto dai ragazzi stessi. Attraverso strumenti come il role playing, lo storytelling e la scrittura creativa, i giovani pazienti avranno la possibilità di raccontarsi, di confrontarsi con i pari e di condividere esperienze ed emozioni.
Non mancheranno iniziative di valorizzazione artistica, come la mostra fotografica “La bellezza dell’imperfezione”, realizzata dagli adolescenti del reparto di Ematoncologia Pediatrica, o la galleria d’arte “Altrove: viaggiare con l’arte”, che esporrà opere e testi dei pazienti. Momenti di svago e condivisione saranno garantiti anche dalla rassegna cinematografica “Un Film per Sognare” e da laboratori tematici in occasione di giornate e ricorrenze internazionali.
Il progetto si sviluppa lungo tutto l’anno con un calendario di celebrazioni tematiche (dalla Giornata Europea delle Lingue alla Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia) e appuntamenti con l’esperto, in cui pazienti che hanno vissuto determinate esperienze racconteranno il proprio percorso ai coetanei, anche con il supporto di specialisti.
«L’idea di “Libera-mente” – spiega il dottor Giuseppe Raiola – nasce dalla volontà di andare oltre l’aspetto strettamente clinico della cura. In ospedale, i bambini e i ragazzi devono continuare a sentirsi persone, con sogni, interessi e relazioni. Vogliamo offrire loro un contesto dove l’ascolto, la creatività e la condivisione diventino parte integrante del percorso di guarigione».
Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco”, Simona Carbone, sottolinea l’importanza del progetto: «“Libera-mente” rappresenta un esempio concreto di come l’ospedale possa essere anche luogo di crescita e di benessere, non solo di cura. Questo progetto valorizza le competenze professionali del nostro personale e mette al centro il paziente come persona, favorendo inclusione, espressione e resilienza. È un passo avanti nella nostra missione di guardare alla centralità della persona nella cura».
Con “Libera-mente”, la cura si arricchisce di spazi di gioco, cultura e creatività, trasformando l’esperienza ospedaliera in un percorso di scoperta e di forza interiore.
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